DW
doppio pedale MDD direct drive

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Frutto della nuova divisione della Drum Workshop chiamata DW Manufacturing (da qui la sigla DW MFG), il doppio pedale MDD direct drive che ho ricevuto mi ha davvero sorpreso.

Inviatoci dalla GEWA per un test, questo pedale ha surclassato ogni altro pedale superando, sotto ogni aspetto, le prove fatte.

Se non conoscete o non avete sentito parlare di un pedale ad azionamento diretto prima, il suo principio consiste nel trasmettere il movimento del battente non attraverso la classica catena o cinghia, ma attraverso una camma in metallo pieno. Dato che questo legame tra pedana e battente è solido – invece di essere effettuato attraverso qualcosa di flessibile come la catena – la trasmissione è più immediata, fluida, veloce e senza latenza.

DW 
doppio pedale MDD direct drive

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Frutto della nuova divisione della Drum Workshop chiamata DW Manufacturing (da qui la sigla DW MFG), il doppio pedale MDD direct drive che ho ricevuto mi ha davvero sorpreso. 

Inviatoci dalla GEWA per un test, questo pedale ha surclassato ogni altro pedale superando, sotto ogni aspetto, le prove fatte. 

Se non conoscete o non avete sentito parlare di un pedale ad azionamento diretto prima, il suo principio consiste nel trasmettere il movimento del battente non attraverso la classica catena o cinghia, ma attraverso una camma in metallo pieno. Dato che questo legame tra pedana e battente è solido – invece di essere effettuato attraverso qualcosa di flessibile come la catena – la trasmissione è più immediata, fluida, veloce e senza latenza.

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“Questo pedale è un punto di partenza per noi. La sfida più grande è stata creare un pedale a presa diretta confortevole e semplice da suonare” – ha dichiarato Rich Sikra il capo progetto MDD. “Molti pedali a trasmissione diretta oggi sul mercato hanno caratteristiche specifiche e noi abbiamo semplicemente voluto che fosse comodo, inserendo la nostra tecnologia esclusiva del rotore flottante (una serie di cuscinetti filettati sulla camma per velocizzare il movimento – ndr), ossia il nostro fiore all’occhiello, per un movimento senza attrito e abbiamo voluto che fosse regolabile sotto ogni aspetto senza, però, rendere le cose troppo complicate.”

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E in effetti appena aperta la bella e comoda custodia morbida e scartato i pedali, ho notato tutti gli accorgimenti in un unico colpo d’occhio: la cam in alluminio per la presa diretta con la pedana, la regolazione verticale della tensione della molla, il battente regolabile sia in termini di peso sia di impatto, la pedana in alluminio massiccio e forato, la piastra in alluminio sagomata, il già menzionato sistema di trasmissione a rotore flottante, la TBT (tecnologia dei cuscinetti), insomma tutta una serie di accorgimenti tecnici ed estetici che hanno fatto subito presa.

Presentato per la prima volta al NAMM 2014 di Los Angeles, il pedale MDD è attualmente disponibile sia come singolo sia come doppio pedale. Quello inviatomi per il test è la versione doppio pedale.
La sua realizzazione ha richiesto ben 3 anni di progettazione e, non a caso, ben il 90% del pedale è prodotto con componenti e tecnologie totalmente innovative e differenti rispetto al resto della produzione di pedali della DW. L’alluminio domina l’intero processo costruttivo e la camma ad azionamento diretto ottenuta dalla lavorazione di un pezzo unico di alluminio ne è la sintesi più alta.

A prima vista la struttura è del tutto simile al resto dei pedali in commercio, ma ad uno sguardo più attento si nota che è stato chiaramente progettato con molta attenzione nei dettagli. I due montanti hanno linee pulite e facce esterne lucide, il meccanismo di tensione della molla si regola girando un bullone con una semplice chiave quadra. Fare le regolazioni non è solo comodo (rispetto all’antipatico dado zigrinato tenuto in tensione dalla molla), ma può essere fatto con un grado di precisione quasi senza precedenti.

 

DW-MDD-DoppioPedale2La bellezza, poi, la deve tutta alla sua pedana in alluminio solido, perforato, anodizzato in una tonalità di canna di fucile e lucidato a specchio.

Il direct drive, ossia tutto il gruppo progettato per la trasmissione diretta del movimento, i collegamenti e i perni che collegano la pedana alla camma, sono un sorprendente frutto di alta ingegneria. Inoltre, come già detto all’inizio di questo articolo, il modello in prova impiega anche una tecnologia brevettata che garantisce una latenza di trasmissione al pedale ausiliario quasi nulla. Forse la cosa più importante che si possa chiedere ad un pedale.

Le regolazioni sono infinite e con nessuna regolazione, per quanto astrusa, ho riscontrato fastidiosi movimenti e giochi laterali della pedana. Lo stesso battente può essere regolato anche nel peso, aggiungendo fino ad un massimo di quattro pesi di ottone (compresi nella confezione) alla parte posteriore della testa del battente che, già di per sé, possiede un design completamente nuovo con tre facce diverse tra cui scegliere.

La prova sul campo ha dimostrato come la DW sia stata capace di creare un pedale che desse la sensazione, in termini di feeling, di star a suonare un classico pedale a catena. Questo per non eccedere nel repentino cambio di feeling per quei batteristi abituati al tradizionale pedale a catena permettendo, però, di ottenere delle prestazioni largamente migliori. Il battente sembra scivolare per colpire la pelle battente in modo netto e preciso, la pedana risulta quasi una estensione dell’arto inferiore e, dulcis in fundo, il tutto in modo assolutamente silenzioso, senza cigolii meccanici vari.

 

DW-MDD-DoppioPedale5Come già espresso sopra in breve, per esperienza dico che il problema tipico di un doppio pedale è quello del collegamento tra i due pedali. Questo perché se il collegamento non è forte o solido il secondo pedale può oscillare e ritardare il colpo. Come mi aspettavo, in questo caso nulla di tutto ciò è accaduto. Il collegamento è risultato forte e robusto con una latenza pressochè nulla.

Unico appunto, se proprio devo trovarne, è la pedana del secondo pedale forse eccessivamente larga. Questo non permette di avvicinare troppo il pedale all’Hi-hat obbligandomi ad una escursione maggiore per spostarmi tra un pedale e l’altro.

Peccato solo per il prezzo non propriamente popolare.

 

CARATTERISTICHE
• Struttura in alluminio solido
• collegamento Optimized Fulcrum Geometry
• pedana perforata con piastra sagomata
• cerniera ad incastro Delta
• Tecnologia del cuscinetto filettata (TBT) nel collegamento rigido e cam
• cam ad azionamento diretto in alluminio solido con regolazione del perno

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