Gennaro De Rosa

L’anima latina

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Sono molto giovane, ho solo 26 anni e credo di averne bisogno io di consigli… Magari tra una decina d’anni ne riparlaimo!!! Ciao Marco e grazie mille… Ho voglia di collaborare con Planet drum perché ci tengo che venga fuori una nuova voce, forte nel campo dell’editoria specializzata, che, un po’ monopolizzata ultimamente, sta scemando nella qualità… Ci credo molto in questo progetto…

Gennaro De Rosa

L’anima latina

 

Nasce a Cosenza nel 1976.
Batterista-Percussionista, affianca agli studi classici lo studio di diversi strumenti etnici e soprattutto dei tamburi a cornice. Fondatore del “Progetto Mandara” con l’ultimo album distribuito da Ethnoworld/Venus in Italia, in Germania (New Music); Gran Bretagna (International Rec) e negli Stati Uniti (Silverwolf Records).
Ha suonato, registrato e collaborato, tra gli altri, con: Mandara, Il Parto delle nuvole Pesanti, Peppe Voltarelli, Arnaldo Vacca, Brychan, Marco Ferradini, Enrico Capuano, Marco Messina, Peppe Servillo, Raiz, Giovannimparato, Serafino, Orchestra di tamburi a cornice “Tamburellando”, Pentole & Computer, Raiz, Rosaluna, A. Canino, D.Van de Sfroos, Peppa Marriti, Konsentia, Luca Faggella, Agorà, Cataldo Perri, Codice 22…ecc…

Partecipa a numerosi festival nazionali ed internazionali (Marocco, Grecia, Iraq, Argentina ecc)
Ha lavorato per il teatro, musicando, “La Tempesta” (Theatrica), a.I.d.S. (di E.Morrone) con Marco Messina e per alcuni cortometraggi.
Collabora con Marco Messina alle colonne sonore di CAPITA del regista Luca Curto ed al prossimo film “TREE”
Sound engineer presso il “Mandara Studio” (CS).
Scrive per la rivista specializzata per soli batteristi e Percussionisti “Percussioni” e per la Web-zine “Planet drum”. gennaro2

Insegna presso la scuola di musica “Movimenti Sonori” di Cosenza.

Planet Drum– Parlaci di come è iniziato tutto?

Gennaro De Rosa– Con voi o vuoi proprio la Genesi?

Planet Drum– Magari la Genesi… come è iniziata tra noi lo so bene?

Gennaro De Rosa– Allora… è dura!!! Tutto inizia in tenerissima età, come ogni bimbo medio fui iscritto dai miei genitori ad una scuola di musica… ovviamente nella classe di Pianoforte. Ho resistito un paio d’anni poi sono scappato via e quell’esperienza non mi aveva lasciato molto innamorato della musica… ANZI!!! Dopo anni è riscoccata la scintilla grazie ai tamburi, il mio papà ha acquistato la mia prima batteria… era una ACTION DRUM… era tutta nera… in quel momento per me era il meglio che si potesse avere. E poi da lì tutta una serie di esperienze live con varie cover band… ho fatto veramente tante serate in delle situazioni incredibili da tutti i punti di vista. Nel ’98 ho deciso di entrare in conservatorio, ho studiato da interno per 3 anni, ora sto completando gli studi da privatista. Ritengo che sia importante una preparazione classica per affrontare tutto il resto… anche se poi non suonerò mai in una orchestra… è proprio agli antipodi del mio modo di vivere la musica. Pochi anni fa ho incontrato sulla mia strada uno dei più grossi percussionisti italiani e non solo: ARNALDO VACCA. Da quel momento ho cominciato a studiare con lui i tamburi a cornice e tutto ciò che ci sta intorno… le cose da allora sono cambiate molto ma ARNALDO è rimasto il mio Guru ed un grande punto di riferimento. E’ da quel momento in poi che è cominciato il mio vivere la musica da professionista, le collaborazioni e tutto il resto.

Planet Drum– Ci puoi parlare delle tue collaborazioni e delle tue esperienze dall’ ARNALDO Day in poi?

Gennaro De Rosa– Prima dell’incontro fantomatico, come batterista turnista ho collaborato con Marco Ferradini e Alessandro Canino per dei mini-Tour Estivi. Intanto suonavo con varie band del circuito underground e ho partecipato a tantissimi Festival, rassegne di carattere nazionale tipo Arezzo Wave, Rock targato Italia, Emersioni e tanti altri. Tutto ciò accadeva quando ero un batterista “cronico”. Con i tamburi del Mediterraneo invece le collaborazioni sono state molto più grosse ed in un certo senso più divertenti. Ho collaborato con Il Parto delle Nuvole Pesanti che è un gruppo che si sta affermando alla grande in italia tra gli indipendenti (1°Maggio, Premio Tenco, P.I.M e tanta altra roba), Brychan un cantante gallese eccezionale prodotto da una etichetta italiana, con lui ho registrato per uno dei suoi dischi “Vexed Fanatica” ed ho fatto alcune date in Calabria. Collaboro da tempo con un chitarrista Italo Americano che vive a Boston: Joe Mongelli suonerò nel suo nuovo disco che sarà distribuito in Italia ed anche negli States. E poi tanti altri… Peppe Voltarelli, Peppa Marriti Band (Arbresh), Cataldo Perri, Il Gatto Soprano che è un gruppo eccezionale di musica etno-barocca per capirci… So che significa poco o niente… ma se li ascolti ti garantisco che questa è una definizione appropriata, e poi Skanderbeg, 4 Years Ago ed altra roba. Ed infine il mio progetto musicale MANDARA.

Planet Drum– Ah …benissimo volevo arrivare proprio qui! Da un po’ di tempo sento parlare di questo progetto musicale molto particolare, ed infatti è proprio per MANDARA che ci siamo conosciuti via Web. So che con questo progetto ti muovi tantissimo non solo in Italia e che sta per uscire un nuovo CD.

Gennaro De Rosa– MANDARA è un progetto che è nato un po’ di anni fa dall’incontro con un chitarrista Punk cinquantenne che aveva militato in band storiche della New Wave italiana (Screaming Floor – Nuclear Sunset) che per gli amanti del genere sono quasi una pietra miliare della diffusione di questo genere in italia. Come puoi immaginare, all’inizio è stata dura… queste chitarre rumorosissime dei suoni altissimi che cozzavano alla grande con i suoni delicati dei tamburi a cornice. Poi abbiamo iniziato a trovare la strada ed è stato un crescendo da allora fino ad oggi che lui non fa più parte del progetto… (ride!!!). A parte gli scherzi da quel connubbio è nato Bisanzio… un cd che è stato apprezzato dalla critica e dal pubblico… che è la cosa più importante. I critici vanno matti per le sperimentazioni e per i connubbi strani ma la gente è molto più dura nei suoi giudizi… quindi il live è una grande prova.

Planet Drum– Come funzionano gli spettacoli dal Vivo?

Gennaro De Rosa– Il Live con il progetto Mandara è incentrato sulle Percussioni e sull’elettronica, io costruisco dei loop in tempo reale che poi processo con effetti… uso delle campionature, strumenti acustici di ogni tipo da qelli canonici alle pentole, stoviglie di ogni tipo… diamoniche, sai quelle che si usano nell’ora di musica delle scuole medie, ovviamente processate, uso le voci come strumenti per eventuali tappeti sonori, canto e mi sto industriando per fare le capriole mentre faccio tutto ciò (SCHERZO!!!)… Solitamente riempio un palco intero con il mio set. Ora i musicisti che collaborano con me sono un Violinista di estrazione classica al quale ho stravolto i suoni…gli faccio usare distorsori, delay, flanger ecc ecc… un Bassista – Contrabbassista , un Fisarmonicista ed un Cordofonista che suona dal bouzouky alla chitarra elettrica.

Planet Drum– Quindi dal primo disco ad ora la formazione è stata completamente rimaneggiata?

Gennaro De Rosa– Sono rimasto soltanto io dei musicisti del disco “Bisanzio”. Ora abbiamo finito di registrare questo nuovo disco che sarà prodotto da una nuova etichetta indie e distribuito su scala nazionale da un famosissimo canale distributivo che non dico per scaramanzia visto che ci sono trattative in corso. Ci sono tantissimi ospiti tra i quali Peppe Voltarelli e Mimmo Mellace del Parto delle Nuvole Pesanti, Raul Colosimo che è un fantastico Sassofonista Italo Francese, Luigi Borgogno che è il chitarrista dello storico gruppo Prog-Rock Osanna, amici di ogni ordine e grado e ovviamene Arnaldo. Il tutto sarà Missato e prodotto artisticamente da Me e probabilmente da Marco Messina dei 99 Posse.

Planet Drum– Puoi anticiparci il titolo?

gennaroderosa1Gennaro De Rosa– Certo!! “Alatul” che in Arabo vuol dire “sempre dritti fino alla fine” , E’ una sorta di augurio e di promessa… per alcuni una minaccia (Ride!!!)

Planet Drum– Il titolo è in Arabo ed io so che la musica del tuo progetto è impregnata di influenze provenienti proprio dai posti dove si parla questa lingua… Vero??

Gennaro De Rosa– E’ verissimo… io amo tutto ciò che è Arabo, la musica, la cultura, i costumi, le tradizioni, la gente e potrei farti una lista immane… L’intento del progetto è, quello di unire sonorità “World” o etniche con la musica elettronica di discendenza teutonica… quindi, il Krautrock ( Can, Faust, Neu ), la sperimentazione Etno-Jazz dei tedeschi Embryo, la seconda fase della Psichedelia con i Tuxedomoon in testa e le sonorità Dub e Rap provenienti dagli States. Un’ unione a prima vista impossibile perché fusione di generi in netto contrasto. Mandara, in effetti nasce da un contrasto e vive di contrasti; il Progetto ha fatto dei contrasti sonori il vessillo e il marchio della propria musica. Con Mandara , ormai da qualche anno, con i piedi nelle colonie bizantine calabresi, esploro le culture del Mediterraneo, il Medio-oriente, l’Africa e l’Oriente più lontano; “scendiamo a confrontarci con le culture più emarginate, rispettosi dei differenti popoli, delle loro tradizioni e dei loro modelli culturali; Mandara riesce ad accogliere, e soprattutto a vivere nel suo lavoro cosmopolita, tante schegge di mondo”.

Planet Drum– E’ un meltin-pot molto particolare quali sono stati i tuoi ascolti e quali sono adesso?

Gennaro De Rosa– Io nasco, come ti ho detto come batterista …e precisamente come batterista rock… I miei miti sono stati per anni i Deep Purple e Ian Paice, il grande Jeff Porcaro, Steve Ferrone qualcuno un po’ più “pestone” come Chad Smith e come italaini un batterista secondo me poco considerato e poco capito ma un grande nel suo genere: Giovanni Pezzoli, batterista di Stadio, Dalla, V.Rossi, Morandi ecc ecc… Adesso, invece, ascolto Sperimentazione pura o giù di lì… gruppi come i CAN (tedeschi degli anni 70 – 80 ), Sylvian e da poco ho comprato due dischi che fece con Holgher Tsuckay che sono fantastici… un sacco di dischi di musica tradizionale di vari posti del mondo… poi in Iraq ho fatto un po di spesa visto il costo irrisorio dei dischi (circa 750 vecchie lire… lì non esiste il diritto d’autore, quindi ci danno dentro di Masterizzatore!!!). E poi cronicamente ascolto Embryo, che sono questo gruppo ispirazione dell’intero progetto Mandara… sono una band Tedesca di meta ’70. Andavano in giro per il mondo a catturare suoni che poi portavano in studio e rielaboravano con strumenti elettrici ed elettronici e ne è venuta fuori una grande “corrente” che io seguo totalmente. Il leader di questo gruppo è… guarda caso (Ride!!!) un Percussionista che si chiama Christian Burchard suona il Vibrafono, la batteria una serie infinita di tamburi e poi è un grande rielaboratore… Sto cercando di mettermi in contatto con lui anche perché sul nuovo disco ci sarà un cover tratta da “Reise” un disco eccezionale degli Embryo insieme a “La Blama Sparozzi”… Mitici Viaggi con loro !!!!

Planet Drum– A proposito di esplorazioni e di viaggi quindi … vuoi parlarci di questo modo particolare di concepire un album e delle numerose esperienze in questi posti fantastici che anche io amo e dove in qualcuno ho vissuto per anni.

Gennaro De Rosa– Davvero!!! Dove…???

Planet Drum– In India, per 4 anni… ma parliamo di te ora!!

Gennaro De Rosa– Sarai un ottimo suonatore di tabla… dobbiamo affrontare meglio questo discorso in un altro momento. Allora sono stato… diciamo che il Maghreb lo conosco bene da un lato e dall’altro. Lì ho vissuto questa esperienza fantastica in Marocco dove ho toccato con mano ed ho potuto vivere da protagonista in un certo senso la musica. Lì ho approfondito le tecniche di Darbouka, Bendir, Mazhar e di questa sorta di nacchere di metallo “taglia mani”… i Craqqeb. In Marocco e nella maggior parte dei paesi Islamici la musica ha un valore importantissimo nella vita di tutti i giorni. Quasi tutti bene o male riescono a tirare fuori dei suoni da questi strumenti… cosa che da noi non accade perché per anni c’è stata una sorta di rifiuto per tutto ciò che era la nostra tradizione. In Calabria, per esempio è molto difficile trovare delle persone che sappiano suonare il tamburello…a parte le zone di Reggio Calabria e poche altre. Da pochissimo sta nascendo questo interesse verso tutto ciò che è Etnico o in qualche modo tradizionale… Spero che questa ondata di interesse duri il più a lungo possibile… anche perché magari, con il tempo ci sarebbe una sorta di scrematura e tutti i modaioli si metterebbero da parte e si farebbe più ordine all’interno di questo gran calderone che è la World Music.

Planet Drum– Molto dura e accorata questa tua ultima dichiarazione…

Gennaro De Rosa– Si … credo che tu possa capire quello che voglio dire … tu sei stato in India per anni e si andato li per apprendere per vivere come loro, sentire i loro odori, i loro sapori il loro quotidiano… Credo che sia molto importante tutto questo, ovviamente unito ad una buona preparazione tecnica e ad uno studio sistematico e capillare di tutti questi strumenti “etnici” come è di moda chiamarli. In questo momento è molto facile trovare il gruppo che fino ad ora faceva tutt’altro e che ad un tratto diventa gruppo Folk-Rock, World e cosi via… Tu sai che ormai basta suonare un pattern sui tom, usare una scala minore armonica e ci si sente gruppo World… Credo ci sia un po’ di confusione in questo momento… Si si !!!

Planet Drum– Volevo ritornare un po’ al Live e al Set che utilizzi dal vivo…

Gennaro De Rosa– Non ho un set standard, quasi sempre dipende dalle situazioni in cui mi trovo a suonare… ad esempio in questo periodo sto preparando un concerto totalmente unplugged per un memorial dedicato ad un poeta calabrese scomparso… quindi senza elettronica, cosa che io solitamente utilizzo moltissimo senza impacchianare. Il set più interessante, invece, è quello che utilizzo con Mandara: come “strumenti” utilizzo un Djembè alla mia destra, una darbouka, un rick, un tamburello della remo (un Pandeiro), un Bendir, un Bodhran, vari shacker, caxixi vari, colori, wind chimes, un set di Water drum con un accordo di do maggiore che utilizzo per delle melodie in alcuni brani, una Kanjira, sonagli di ogni tipo, bubbole e una diamonica bontempi… poi come elettronica uso un Spd11 Roland con dei suoni elettronici, dei gong campionati, suoni di reverse ed altre cosette… uso un Kick-pedal elettronico collegato al SPD11… Poi un microfono che entra in un rack dove c’è un Looping recorder, un unità di reverbero ed un mixer… Sia l’Octapad Spd11 che il microfono entrano nel mixer, i suoni vengono processati ed infine passano nel Looping recorder che manda il segnale al mixer di sala. Ho da poco aggiunto un campionatore digitale con dei suoni e dei loop preregistrati. Con l’uscita del nuovo cd avrò l’ausilio in alcuni brani di sequenze armonico ritmiche su Minidisc.

Planet Drum– Quindi il tuo rapporto con l’elettronica, da quello che sento è molto intenso?

Gennaro De Rosa– …Guarda … all’inizio non ero molto proteso verso l’elettronica, ma poi con il tempo e con l’inizio del lavoro con il mio studio in Calabria… dal quale stanno per uscire nuove produzioni legate all’etichetta che poi produce anche Mandara, le cose sono molto cambiate. Io professo un utilizzo molto oculato dell’elettronica… ritengo che sia molto semplice cadere nel pacchiano e il rischio di tirar fuori cose di poco gusto sia molto semplice con l’elettronica. Amo le vecchie Drum machine in stile Kraftwerck, i vecchi synth analogici, ne ho uno stupendo ritrovato in un garage tutto impolverato… è un TEISCO… una marca conosciuta ai tempi con delle potenzialità incredibili. Poi in studio, oramai l’elettronica, intesa anche come sistemi digitali ritengo sia fondamentale… i vari pro-tools o qualsiasi altro programma di hard disk recording, sia con interfaccia analogico che senza…hanno velocizzato i tempi di realizzazione in una maniera incredibile.

Planet Drum– Quali sono i tuoi progetti in cantiere e quelli prossimi?

Gennaro De Rosa– A parte il nuovo disco del Progetto Mandara che uscirà in Gennaio, al quale sto dedicando moltissimo tempo e che ora è in fase di missaggio… il Tour promozionale che toccherà le maggiori città italiane. Quando saremo dalle tue parti sarai il primo ad essere avvisato. C’è il progetto della Joe Mongelli band della quale faccio parte con il cd che stiamo arrangiando e che uscirà credo in Primavera. Sto tentando di mettere le mani su un po di materiale rimasto incompleto del gruppo “Etno-Barocco” di cui ti parlavo e se riuscirò a convincere qualcuno dei musicisti a rimettere tutto insieme ti assicuro che ne sentirai parlare (Sorride!!). A livello editoriale c’è una idea in embrione di fare una sorta di volume sui tamburelli italiani e del bacino del mediterraneo in collaborazione con Big Arnaldo. Quasi sicuramente nei prossimi mesi, ci sarà una sorta di speciale sulla rivista per Percussionisti cartacea della quale non facciamo il nome. Poi, lo diciamo? Partirà proprio su queste pagine una rubrica dedicata alla musica araba ed alle percussioni del mondo islamico…che partirà con un report di questa straordinaria esperienza che ho vissuto pochissimo tempo fa (primi giorni di Novembre) in Iraq.

Planet Drum– Deve essere stata un’esperienza unica da quello che mi hai raccontato in questo Report…

Gennaro De Rosa– Vorrei lasciare un po’ di attesa e magari i curiosi potranno leggere di questa esperienza tra le righe del report che magari uscirà in contemporane a questa intervista… A questo concerto hanno partecipato tantissimi artisti del mondo indipendente italiano: Il Parto delle Nuvole Pesanti, Goran Kuzminac, Antonio Onorato uno straordinario chitarrista napoletano (conosciutissimo del resto), Mandara, Cuba Cabbal, Manola Colangeli, Luca Faggella e Desiree Infascelli, Enrico Capuano… con questi ultimi due ho avuto il piacere di collaborare in quei giorni e di suonare nel loro Set. Con Capuano ho riavuto questo piacere al Match Music di Faenza in occasione del M.E.I 2002; dove ho suonato anche con il famoso cantautore Lombardo Davide Van de Sfroos… al quale proprio durante questa esibizione è stato consegnato il disco d’oro. Tra gli artisti de “Il Cielo sopra Baghdad” si è creato un legame molto stretto dopo aver vissuto questa esperienza e da questa cosa verranno fuori tantissime iniziative: Un Film realizzato dai registi de “Il cinema nel Presente” con tutte le immagini catturate in quei giorni, una serie di concerti, Mostre fotografiche e dibattiti nelle scuole di tutta italia e probabilmente un Disco.

Planet Drum– … in bocca al lupo per tutto …allora !!!!

Gennaro De Rosa– Crepi il lupo… anche se mi dispiace un po’ visto che stanno scomparendo… (Ride!!!)

Planet Drum– Per finire una domanda che faccio quasi sempre … consigli per chi si avvicina alla musica ed alle percussioni o ai tamburi a cornice?

Gennaro De Rosa– …Sono molto giovane, ho solo 26 anni e credo di averne bisogno io di consigli… Magari tra una decina d’anni ne riparlaimo!!! Ciao Marco e grazie mille… Ho voglia di collaborare con Planet drum perché ci tengo che venga fuori una nuova voce, forte nel campo dell’editoria specializzata, che, un po’ monopolizzata ultimamente, sta scemando nella qualità… Ci credo molto in questo progetto…

Come non possiamo ringraziare dei personaggi così limpidi ed umili che credono in quello che stiamo facendo e sanno che lo stiamo facendo con il cuore.
Grazie a te Gennaro e spero anch’io di riparlarne tra dieci anni, un pò più vecchietti ma con molte soddisfazioni tolte e altrettanti progetti da sviluppare insieme.

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