Sabian Crescent Stanton Moore Signature
L’esclusivo e rivisitato set di piatti Crescent autoprodotti da Stanton Moore ora realizzato dalla Sabian


Il precedente set di piatti di Stanton Moore è stato realizzato dalla Bosphorus, nota azienda turca produttrice di piatti professionali e disegnati direttamente da Stanton. In seguito, insieme ai batteristi Jeff Hamilton, Michael Vosbein e Bill Norman, fu fondata la Crescent per continuare a fabbricare piatti a Istanbul. Nel 2015 Andy Zildjian della Sabian si offrì di acquistare Crescent e da allora i piatti Crescent fanno parte dal famoso catalogo Sabian Vault in Canada. 
Oggi il set aggiornato di Stanton Moore trae vantaggio dagli alti standard qualitativi applicati nella produzione dei piatti Sabian e dalla maggiore influenza e distribuzione sul mercato grazie ad una fitta rete di venditori.

Il set è composto da Hi-Hat da 14″ e 15″, Smash Crash da 16″ e 18″, Pang Thang da 20″, Trash Crash da 20” e Wide Ride da 20″ e 22″. Queste denominazioni provengono dal set precedente, ma i piatti ora sono prodotti utilizzando l’esperienza produttiva della Sabian, elemento non secondario nel risultato finale. Lo stesso Stanton spiega che: “Sabian ha portato Charlie Brown, il maestro della produzione. L’ho visto martellare e mi sono reso conto che riesce a capire come integrare alcune imperfezioni e incoerenze nel processo in modo magistrale.”. 
Grazie all’utilizzo di più martelli e persino sperimentando attraverso l’applicazione della tecnica dei “colpi mancati” e l’impiego di artigiani meno esperti, il risultato ottenuto è più coerente di quanto sperato e davvero sorprendente. 

Il piatto più insolito è il Trash Crash da 20″ con sette grandi crateri multi-punzonati sulla sua superficie. L’ispirazione per la produzione di questo piatto risale a una fonte inaspettata, un piatto economico che Stanton ha scoperto a scuola: “Ho trovato un vecchio Zyn da 20” (Premier britannico) nella sala prove della banda del liceo. Il mio direttore della band, Marty Hurley, me lo ha venduto per 15 dollari! Con tre rivetti lo utilizzai come un Ride e poi, una volta che ho iniziato a progettare la mia serie, ho voluto ricreare un piatto del genere. Mi hanno inviato prototipi ma non erano abbastanza trash, quindi ho detto che ci avremmo dovuto applicare i sette crateri. Alla fine ho ottenuto esattamente quello che volevo. Quelle buche creano distorsioni che spezzano le onde sonore “.



Per quanto riguarda il Pang Thang da 20″ somiglia molto al Pang che Johnny Vidacovich aveva. Non è un suono tradizionale, non è nemmeno uno Swish Knocker e nemmeno un China. È semplicemente diverso. 

Il resto del set ha un aspetto relativamente classico. Tutti però hanno delle ampie parti inferiori parzialmente tornite proprio come voluto da Stanton Moore: “Quando si passa un piatto sotto il tornio lo stesso prende luce e si illumina, ma io volevo che i piatti sembrassero tradizionali in cima, ma che lasciassero sotto un po’ di quell’oscurità mistica.” 

Lodato per il funk tipico dell’area di New Orleans, Stanton ha anche un trio jazz e ha registrato heavy metal con Corrosion Of Conformity usando lo stesso set di piatti. Una vasta (wide) e versatile gamma di soluzioni da cui la denominazione “Wide” Ride. Entrambi i Ride hanno un suono caldo, scuro, dalla forte presenza e caratterizzati da un pizzico di suono trash. Il 22″ in particolare ha una espansione sonora ampia e un timbro profondo. C’è un vero salto timbrico tra corpo e campana, quest’ultima è molto presente anche se non stridente. Offre una voce separata, ordinata e fresca. 
Il 20″ ha delle tonalità più alte nel complesso ed è chiaramente più nitido in confronto. È caratterizzato da un’atmosfera più vivace accompagnata da una campana speziata, una presenza tintinnante su una base abbastanza asciutta. 

Con i loro piatti superiori sottili gli Hi-Hat da 14″ e 15″ hanno un suono morbido e “cicciotto” da cui la designazione Fat. Chiusi restituiscono un suono ampio e mellifluo anche se solido nel complesso. Il “chick” è anche molto ricco e denso. Aperti non offrono un sound eccessivamente roco. 

Per quanto concerne i Crash Stanton asserisce che: “Non volevo crash tradizionali che saltassero fuori e tagliassero la musica, volevo piatti che si fondessero con la musica.” Il Pang Thang da 20″ è davvero scuro. Il bordo rovesciato assicura un decadimento rapido, mentre il Trash Crash da 20″ è più brillante anche se sempre di base scura. Quando colpito rilascia un suono esotico, misterioso, con una dissolvenza un po’ più lunga. Utilizzarli come Ride non è forse l’opzione ovvia, hanno delle tonalità dolci, si accendono (crashano) rapidamente con un gustoso “bish” che si diffonde senza infastidire, sono sottili e si spengono con delicatezza. La tornitura inferiore asciuga e focalizza ancora di più la risposta rendendoli perfetti per sessioni di registrazione in grado di creare un netto contrasto con il Pang e il Trash.