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Finiti di preparare i bagagli alle ore 2.00 am , il tempo di riposare un paio d’ore e si tira dritto fino all’aeroporto di Fiumicino dove una volta sbrigate tutte le faccende tecniche si decolla con direzione Atene.

DAY 1

 

 

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Finiti di preparare i bagagli alle ore 2.00 am , il tempo di riposare un paio d’ore e si tira dritto fino all’aeroporto di Fiumicino dove una volta sbrigate tutte le faccende tecniche si decolla con direzione Atene.

L’aereo mi ha sempre fatto uno strano effetto , poiché sono un amante dei viaggi “on the road” : km in autostrada , furgone alla mano ,l’odore della benzina ,le stazioni di servizio… Viaggiare con l’aereo mi fa sembrare tutto un po’ più ” semplice” ed è come se mi perdessi qualcosa di importante non so :D…

Dopo un’ora e mezza e un volo eccellente, atterriamo all’aeroporto della Capitale Greca. Posizioniamo l’orologio un’ora avanti , ritiriamo i bagagli ed usciamo dal terminal dove ad aspettarci c’è il nostro tour manager Dimitri ed un venticello caldo che stabilizza la temperatura sui 20° …. Stupendo!

Prendiamo un van che ci porta nel quartiere Nord di Atene (zona residenziale e commerciale molto carina) dove alloggeremo in un appartamento per due giorni.

Neanche entriamo che subito mi metto ai fornelli e preparo insieme a Dimitri un kg di spaghetti al pomodoro data la fame incalzante di tutti eheheheh .

Dopo mangiato la stanchezza sale di colpo , ma decidiamo di farci due tazze di caffè per uno e di uscire a vedere la città poiché  la curiosità è tanta.

Voglio toccare con mano , per quanto mi è possibile , la situazione di una città simbolo di una crisi economico-sociale che sta devastando l’Europa e parte del mondo. Voglio vedere e sentire ciò che sentono e fanno i ragazzi della nostra età , voglio cercare di respirare per pochi attimi ciò che respirano loro.

Dimitri ci fa da Cicerone , spiegandoci senza peli sulla lingua tutte le vicende degli ultimi 4 anni , che hanno trasformato il simbolo della culura mondiale , in un teatro di guerriglia urbana continua, dove la politica si è totalmente distaccata dalla società venendo meno ai concetti di uguaglianza , rispetto e democrazia.

La cosa che più mi stupisce è che Dimitri non trasmette il benché minimo senso di resa o di abbandono …. racconta tutto a testa alta ,con il sorriso e con tanta speranza.

Facciamo tutto un giro partendo dal Parlamento (teatro delle rappresaglie urbane che hanno occupato le prime pagine dei giornali qualche mese fa) , attraversiamo le due via principali universitarie fino ad arrivare al quartiere centrale della città : EXARHIA.

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Dimitri ci avverte di tenere i cellulari in tasca e di camminare a passo sostenuto poiché all’entrata di questo quartiere avremmo trovato militari armati ….. e così è stato. D’obbligo la domanda : perché? Dimitry risponde dicendo che i militari servivano per reprimere eventuali schiamazzi notturni…

Entriamo in questo quartiere e di colpo la pace , la tranquillità e la serenità. Niente traffico , locali a profusione , panchine , tavolini , ragazzi e ragazze che suonano,arte ovunque.Un’altro mondo

Io rimango di stucco e lo rimango ancor di più quando ci soffermiamo di fronte al punto dove nel 2008 un ragazzo di 15 anni perse la vita per mano delle forze dell’ordine che stavano svolgendo un’azione di prevenzione nei confronti della città.

E non finisce qui , poiché sempre Dimitri ci spiega che i ragazzi e tutti i giovani mossi dalla rabbia e dalla voglia di protestare , non si misero a rompere o incendiare nulla , ma scardinarono il cemento di due piccole pizze per piantarci alberi e fiori ….. oggi sono due piazze verdi ,piene di ragazzi che in tranquillità si bevono una birra e fanno quattro chiacchiere….

 Ci mettiamo seduti , beviamo e mangiamo dei Suvlaky originali rilassandoci e godendoci il momento , il tempo di fare un altro giro e ritorniamo alla base , dove sfiniti ed esausti ci infiliamo nel letto e inizio a scrivere queste prime righe ….

Non voglio nè giudicare, ne argomentare  intraprendendo discorsi più grandi di me  , ma ciò che ho visto oggi è una città nomale …. è una città che di sicuro vive un profondo disagio giovanile e sociale e che ha toccato il fondo , ma che allo stesso tempo si sta dando da fare eccome per riemergere e riprendersi quella credibilità ,che stando a sentire i mass media , hanno definitivamente perso e che mai potranno riavere.

Ci tenevo a voler condividere con voi questi pensieri e questi momenti , che pur non essendo strettamente musicali , sono comunque utili a farci capire il perché è bene sempre mettersi in gioco , abbattere le barriere , viaggiare con poco , scoprire e conoscere ……  andare in tour non è solo fare la conta di quanti concerti di fila uno fa  non credete? ;D …..

E stasera tutti al Kittaro Club per il primo concerto!

Keep Your Groove

 

——————————————  ENGLISH VERSION —————————————-

 

Bags packed at 2:00 a.m.. After a short snap we head to Fiumicino to get a flight straight to Athens. Travellig by plane always had a strange effect on me: I love the “on the road” feeling – highway, landscapes, gosoline smell – and flights make me look at travelling as something easier. I feel like I lose a part of the trip.

After an hour and a half of an excellent flight, we land at Greece’s capital. We set the clock one hour forward, we get our luggages and get out of the terminal where our tour manager, Dimitri, is waititng for us. A warm breeze fixes the temperature at 20 degrees …. Gorgeous!

A van takes us to a neighborhood in the northern part of Athens (a very nice residential and commercial area) where we have an apartment for two days.

I want to experience, as much as I can, the situation of a city symbol of the social and economic crisis that Europe and the world is facing. I want to see and feel what my peers feel and do. I try to breathe for a few moments what they breathe.

Dimitri explains us all of the events of the last four years which transformed this city into a urban guerrilla scenario, where politics is totally detached from its society and the lack of equality, respect and democracy spreads.

Dimitri doesn’t show any sense of surrender… He tells everything proudly, with a smile and with great hope.

Our city tour starts from the Parliament and go to the central district of the city: Exarhia.

Dimitri suggests us to keep mobile phones in our pocket and walk at a steady pace through the district. There are armed soldiers to counterattack any civil disorder… and it was so.

This district offers us peace, tranquility and serenity. No traffic, clubs, benches, tables, boys and girls playing music. A different world.

Dimitri explains us protesters decided not to break or burn anything in this part of the city. They just replaced asphalt with trees, bushes and green areas. Today are two green squares, full of guys who peacefully drink beer and chat…

I don’t want to judge nor talk about topics bigger than me, but today I saw a normal a city. Of course they have huge social issues, especially related to young generations. But, at the same time, they strive to re-emerge and regain the credibility they lost.

And tonight at the Kittaro Club for the first date of our tour!

Keep your groove!

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