LITIK DRUMHEADS
pelli naturali per un sound vintage

LITIK DRUMHEADS
LITIK DRUMHEADS

Questa è la mia personale storia di come ho conosciuto l’inventore delle LITIK drumheads, le pelli naturali per batteria. Conosco ormai Stephen Eelhart da quasi dieci anni, da un lontano Musikmesse  di Francoforte.  All’epoca lavorava per un altro marchio  e per curiosità e dopo una giornata a provare  piatti, diventammo amici.

Dopo qualche anno, intorno al 2014, Stephen decide di aprire una propria ditta, o meglio un laboratorio, dove coltivare la sua passione verso le percussioni barocche e per gli strumenti etnici: nasce così la Litik drumheads. La sua curiosità lo porta a sviluppare un concetto non nuovo ma moderno per la pelle naturale in capra e vitello. Come sappiamo noi che amiamo il vintage, il calore di queste pelli non è paragonabile a quello delle attuali in mylar, ma hanno dalla loro la sfortuna di risentire molto delle condizioni ambientali. Questo problema è stato risolto per buona parte grazie a nuovi trattamenti e nuove soluzioni.

La prova:

LITIK drumheads
LITIK drumheads

Ho avuto la fortuna di  far provare e far sentire ad amici,  quali Lucio Cavallarin  ( CVL drums ) , Igor Dezzuto, Enrico Parolin ed altri, queste prodotto al Drumday 2019 i quali hanno dimostrato  grande sorpresa e interesse.   Poi ho effettuato la prova migliore, cioè quella su strada, usando vari kit sia moderni sia pezzi della mia collezione ottenendo  un parametro di paragone molto interessante.

I diametri da me provati sono : 8”, 10”, 12” , 3 x 14”, 16” ,18”  e 20”

Come poi leggerete nella breve intervista fatta a Stephen per presentare meglio il suo prodotto,  le pelli più spesse, ossia le Bianche e quelle  totalmente Natural, hanno una notevole differenza di attacco e di stretching sui tamburi. La pelle Bianca è  più dura e più resistente, paragonabile ad una doppio strato, mentre le Natural hanno un peso inferiore e sono molto molto sensibili.

Una domanda che mi sono posto è stata anche la loro resistenza ad eventuali ”mani pesanti “  e devo dire che, soprattutto le pelli bianche, hanno un attacco degno di molte loro pari in mylar, tanto che col modello da 20” ho fatto un concerto di musica anni ‘70 senza nessun problema. In quel contesto poi, ero all’aperto in una serata molto umida e l’accordatura ha retto benissimo.  Un altro test interessante è stato poi fatto su una Sonor Signature Hornst Link, modello  in bubinga e acero famoso per il suono caldissimo ma abbastanza fermo.

Ho sostituito le pelli 18”, cassa, 12” e 14” tom e quella del rullantone sempre da 14”  profondo, tenendo come risonanti delle singolo strato sabbiato. Il suono che ne è scaturito è stato molto particolare, avendo io alzato l’accordatura, vista l’esigenza musicale che mi vedeva impegnato in un  contesto di musica balcanica che assomiglia al jazz come intonazione. Qui le pelli erano delle natural, il sustain ne ha guadagnato almeno di un buon trenta per cento lasciando cosi  ”cantare“ molto di più il mio strumento. Ricordiamoci che la Sonor in questione è un modello con fusti grossi perciò non facili alla messa in vibrazione.

LITIK drumheads
LITIK drumheads

Ultimo mio test è stato con una Peace Classic in pioppo, sempre misure 18”,  12”, 14” con rullante Vibe in alluminio 14” x6”. La Classic è un batteria molto scura, di stampo ampiamente jazzistico soprattutto per i piccoli combo e qui, devo dire, che il risultato è stato favoloso. Le risonanti erano delle monostrato trasparenti. Qui la cosa che mi ha più colpito è stata la presenza di corpo anche in misure cosi piccole, la  cantabilità e la precisione del  tuning sulle note, con tanto divertimento da parte del sottoscritto che, come sapete , nel jazz non è a suo agio!

Che dire, questo è il mio report, un test semplice senza pretese per introdurre una nuova linea di pensiero che in fondo riprende nient’altro che la linea originale, quelle dei fondatori e dell’epoca pre-Belli.

LITIK DRUMHEADS
LITIK DRUMHEADS

L’intervista

A seguire la piccola intervista a Stephen, vero motore della Litik di Amsterdam .

Mauro Gatto – Perché Litik ha iniziato a produrre pelli di vitello e di capra:

Stephen Eelhart – Attraverso il mio lavoro come percussionista nella vecchia musica e la mia esperienza nel settore degli strumenti, vedo quanto interesse c’è nella riscoperta e nella reintroduzione di materiali e suoni più vecchi che erano andati fuori uso una volta inventata la plastica.

Quando le pelli di plastica sono state immesse sul mercato, la maggior parte dei locali non aveva il controllo del clima, il che rendeva difficile e molto lunga l’accordatura. Inoltre, la maggior parte dei batteristi non utilizzava i microfoni durante i concerti, il che significava che la potenza e il volume avevano la priorità sulla qualità del suono.

Intanto lanciamo il messaggio che dobbiamo tutti usare meno plastica. Purtroppo le pelli di capra e di vitello sono spesso considerate prodotti di scarto e vengono scartate. La scelta di pelli di vitello o di capra rispetto alla plastica ci consente di utilizzare più rifiuti naturali , cioè un prodotto biodegradabile ottenendo ciò che molti considerano un suono superiore, inoltre il telaio “Easy Tuck”, appositamente progettato da Litik, consente una produzione più rapida di pelli , in modo sostenibile.

MG – In primo luogo, perché le pelli naturali e in particolare, cosa fa Litik che gli altri non fanno:

SE –  Tutti i componenti dei pacchetti Litik PreTuck e Tuck Yourself sono riutilizzabili o biodegradabili. Altri produttori di pelli naturali usano cerchi di profilo in alluminio che vengono gettati nella spazzatura quando rotti. I cerchi “Easy Tuck” appositamente progettati ,sono riutilizzabili per molti cambi di pelle.

Alcuni marchi usano un processo di inscurimento sulla pelle. Questo può indebolire la pelle e accorciarne la durata. Le pelli “ abbronzate”  hanno anche la tendenza ad allungarsi ampiamente nel tempo e possono persino provocare il cedimento del cerchio rispetto al bordo, come una conga. A seconda del tipo di inscurimento , il processo non è ecologico e crea rifiuti chimici.

Litik drumheads usa solo pergamene cioè  il materiale tradizionale per la produzione di superfici di tamburo naturali, non di cuoio conciato. Il risultato è un’accordatura più stabile e pelli che non si allungano troppo nel tempo e quando è il momento di sostituire una pelle con un’altra , grazie alla confezione PreTuck o alla confezione Tuck Yourself, il costo è paragonabile a quello  di una in plastica. Sì, devi metterlo da solo è vero, ma i cerchi Easy Tuck lo rendono facile, facile.

LITIK drumheads
LITIK drumheads

MG – Puoi descrivere il processo produttivo?

SE – Le pelli Litik attraversano più fasi di scissione, stiramento, assottigliamento e asciugatura.

La differenza tra pelli Litik drumheads “naturali” e “bianche” è la seguente:

le pelli “naturali” sono l’aspetto naturale della pelle dopo il dehiring, il taglio, il diradamento, lo stiramento e l’asciugatura. La pelle è prevalentemente trasparente, a volte con alcuni segni bianchi. Il risultato è un suono rotondo, caldo e risonante. Queste sono spesso preferite per i tom (battenti e risonanti), timpani e rullanti classici.

Le pelli “bianche” hanno avuto il gesso aggiunto nel processo. Ciò si traduce in un suono più secco , con un attacco più chiaro. C’è meno risonanza per le pelli bianche,   il che le rendono molto popolari per il rullante. Molte persone scelgono anche di usare  queste pelli sui tom per cercare un suono più particolare e sono anche popolari per le casse da concerto con grandi misure.

I pacchetti PreTuck sono costituiti da pelli pre montate su un telaio riutilizzabile Easy Tuck. La pelle è stata pre-tesa sul telaio e si forma un leggero colletto che consente di ottenere una bassa accordatura anche in ambienti molto caldi e asciutti. I pacchetti PreTuck arrivano pronti per l’installazione e per essere suonati.

I primi giorni potrebbero richiedere un po’ di assestamento, ma successivamente la pelle si bilancerà ampiamente e sarà necessaria una piccola messa a punto come per le pelli in plastica . È anche possibile inumidire leggermente la pelle con un panno umido prima di installarla sul tamburo. Ciò accelererà la formazione del bordo e molte persone ritengono che ciò porti a un suono migliore. Tuttavia, dovrai lasciare asciugare la pelle per un paio di giorni prima di accordare e suonare. Ma se hai fretta di montare  una nuova pelle non è necessario inumidirla.

I pacchetti della Litik drumheads Tuck Yourself sono dotati di una pelle pre-tagliata su misura, un telaio Easy Tuck e un Tucktool.

C’è anche un tutorial online che ti guida attraverso il processo.

Una cosa che non si nomina mai è che la misura della pelle la potete decidere voi, io ho provato misure standard ma, per esempio, nel settore vintage la possibilità anche di ricostruire pelli esattamente uguali avendo già il cerchio di quella vecchia,  è un grandissimo vantaggio. Ultimo ma scabroso argomento sono i prezzi. Al momento non ho una idea esatta e  vista ancora la fase esplorativa che la ditta sta affrontando, immagino sarà un prezzo più alto rispetto allo standard a cui siamo abituati. Credo, però, che qui entri in gioco un fattore soggettivo, ossia il fatto che questo prodotto sia indirizzato a chi vuole un proprio timbro oppure a chi vuole riavere i suoni degli anni passati o, appunto, per chi come me ha molte batterie vintage e di pelli naturali pre-intonate ne ha sempre bisogno.

Il sito web di riferimento è : www. http://litik.biz/  mentre il mio è sempre il www.perc1713.com oppure su FB e seguite sempre la mia rubrica VINTAGE su Planet Drum.

Grazie a tutti.

Mauro Gatto