Maurizio Bravi

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Abbiamo avuto modo di incontrare questo giovane e promettente batterista e, seguendo la naturale inclinazione che ci vede tra i primi promotori di musicisti emergenti, gli abbiamo posto alcune domande.

 

 

Maurizio Bravi


 

Abbiamo avuto modo di incontrare questo giovane e promettente batterista e, seguendo la naturale inclinazione che ci vede tra i primi promotori di musicisti emergenti, gli abbiamo posto alcune domande.

Planet Drum – Parlaci dei tuoi studi e della tua impostazione e di come ti sei avvicinato alla musica?
Maurizio Bravi – Mi sono diplomato all’Università della Musica di Roma, successivamente ho frequentato i corsi di Gary Chafee noto didatta, e del maestro Ellade Bandini, grande batterista italiano. La mia impostazione varia secondo l’esigenza e l’esecuzione musicale in cui mi trovo ad eseguire.

Planet Drum – Qual è stata la tua prima batteria?
Maurizio Bravi – La mia prima batteria è stata una Wooding marchio che con il tempo è andato man mano scomparendo.

Planet Drum – Quali sono stati i punti di riferimento della tua carriera e quali batteristi ti hanno maggiormente influenzato?
Maurizio Bravi – Ho avuto modo e piacere di studiare con molti insegnanti che, con il corso degli anni, sono stati dei forti punti di riferimento. I batteristi che più mi hanno influenzato sono stati: Jan Paice, John Bonhan, Stewart Copeland, Billy Cobham, Steve Gadd, Dave Weckl, Vinny Colaiuta, in Italia mi piacciono molto: Lele Melotti, Agostino Marangolo, Ellade Bandini.

Planet Drum – Come e quando hai iniziato a suonare?
Maurizio Bravi – Un po’ per gioco e divertimento. Del resto come fanno tutti i ragazzini mi sono interessato ed avvicinato alla musica molto giovane e ho iniziato a studiare la batteria a tredici anni.

Planet Drum – I tuoi studi sono stati da autodidatta?
Maurizio Bravi – No anzi, consiglio a tutti coloro che vogliono intraprendere lo studio di seguire i corsi di un bravo insegnate. bravi2

Planet Drum – Qual è il tuo set ed i tuoi accessori preferiti?
Maurizio Bravi – Ho avuto modo di suonare molte batterie, ultimamente mi trovo molto bene con le “Tamburo” e le “Yamaha” e come piatti uso solo “Ufip”.

Planet Drum – Al momento personalmente cosa stai facendo?
Maurizio Bravi – Oltre a svolgere le attività live con diversi gruppi di genere musicale diverso insegno in alcuni centri musicali e sto lavorando alla realizzazione di un metodo di batteria di livello medio-avanzato.

Planet Drum – Parlaci del tuo ultimo lavoro discografico e delle collaborazioni che hai avuto.
Maurizio Bravi – Collaboro con uno studio di registrazione dove svolgo compiti da turnista, ricordo con molto piacere la collaborazione con un gruppo di musica Latin Funk genere in cui mi trovo molto a mio agio.

Planet Drum – Quali sono state le tue fonti d’ispirazione?
Maurizio Bravi – Ho frequentato molti seminari con diversi batteresti a livello internazionale: Dave Weckl e Vinny Colaiuta sono stati dei batteristi da cui ho tratto grandi fonti d’ispirazione.

Planet Drum – Quali sono stati i tuoi lavori più importanti?
Maurizio Bravi – Ogni collaborazione che ho fatto nel corso degli anni è stata per me fonte di crescita musicale e personale, quindi le reputo tutte importanti.

Planet Drum – Che cosa hai pubblicato fino ad ora?
Maurizio Bravi – Sto realizzando un libro didattico strutturato sulla improvvisazione e sulla musicalità con frasi che diano un senso logico ai diversi linguaggi musicali. Spero che il tutto vada in porto.

Maurizio Bravi su Planet Drum Planet Drum – Com’è e come definisci il tuo drumming?
Maurizio Bravi – Definirei il mio drumming “potente e pulito” cercando di fare molta attenzione alle dinamiche e alla precisione del tempo. Cerco di studiare più ore possibili affinché la mia tecnica migliori ancora.

Planet Drum – Che tipo di batterista ti definisci?
Maurizio Bravi – Cerco di essere il più versatile possibile, il lavoro spesso richiede una preparazione completa su tutti i generi. La mia specializzazione è il Funky, il pop e la fusion. Presto molta cura al balance tra cassa rullante e charleston.

Planet Drum – Che rapporto hai con gli strumenti elettronici?
Maurizio Bravi – Direi buono, li abbino al suono acustico della mia batteria senza mai strafare anche se preferisco il suono naturale del mio strumento.

Planet Drum – Parlaci del tuo set attuale?
Maurizio Bravi – Suono una batteria Tamburo in acero, composta da cassa 22×18, tom-tom 10×9-12×10-14×12-16×14, rullante 14×5 oppure 14×6,5- piatti Ufip ride 22-crach-14-17-18-splasc-8-10- china -20- hit-hat-14-13- ho anche una Yamaha in betulla con le stesse misure della tamburo.

Planet Drum – Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Maurizio Bravi – Suonare con più formazioni possibili e di genere diverso e avere così occasione di apprendere sempre meglio.

Planet Drum – Preferisci suonare in studio o live?
Maurizio Bravi – Sono due cose, per mio avviso diverse, per il lato tecnico preferisco suonare in studio mentre per quello umano il contatto con il pubblico suscita emozioni sempre nuove e energia che mi spinge a dare il massimo.

Planet Drum – Come elabori la ritmica di un pezzo?
Maurizio Bravi – Ascolto la ritmica del basso e della chitarra cercando così di creare un buon groove con il mio strumento.

Planet Drum – Puoi spiegare ai nostri lettori come si sviluppa una giornata in studio di registrazione?
Maurizio Bravi – Cerco di stare il più tranquillo e rilassato possibile e di instaurare un rapporto di amicizia-intesa con il fonico. Una volta fatti i suoni si inizia a registrare. La batteria di solito è il primo strumento ad essere registrato e le prime registrazioni solitamente sono le migliori. Poi si aggiungono altri strumenti e la voce. Infine si opera il missaggio.

Planet Drum – Cosa suggerisci ad un giovane per poter apprendere la professione di batterista?
Maurizio Bravi – Studiare molto sia la batteria nel senso pratico sia in quello teorico e di suonare con più gruppi possibili poiché il palco è la migliore scuola.

Planet Drum – Usi tecniche particolari per l’accordatura della tua batteria?
Maurizio Bravi – Mi piace il suono naturale della batteria quindi non uso particolari tecniche per l’accordatura, ho il mio suono in testa, solitamente nasce per puro caso.

Planet Drum – Puoi spiegarci sinteticamente il tuo metodo di insegnamento?
Maurizio Bravi – Reputo il ruolo dell’insegnamento molto delicato, ho una grande passione per questo e cerco di fare un lavoro personale con diversi allievi. A mio avviso è importante far suonare gli studenti già da subito, senza trascurare i rudimenti, la lettura e i vari linguaggi musicali.

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