Un successo inaspettato per la cenerentola d’Europa

Come avrete avuto modo di leggere con l’intervista pubblicata il 20 maggio scorso, si è conclusa la prima edizione del Music Italy Show , il Salone dedicato a strumenti ed edizioni musicali, dj e discografia andato in scena dal 15 al 17 maggio nello spazio Bologna Fiere e finalmente tornato dopo 3 anni di assenza premiato da un successo di espositori e pubblico che ha superato ogni più rosea aspettativa.
Claudio Formisano, presidente di Dismamusica , ha espresso direttamente sulle nostre riviste la sua soddisfazione: “Abbiamo avuto una risposta positiva e completa. E mi fa piacere citare le affermazioni dei dirigenti stessi di BolognaFiere, che mi hanno dichiarato di non avere mai raggiunto, in passato, un successo così evidente a una prima assoluta di una manifestazione.”
Sono stati 27.800 i visitatori provenienti da tutta Italia e diverse centinaia sono giunti anche dall’estero, circa 800 gli artisti che si sono esibiti e diverse scuole statali hanno avuto il lunedì a loro disposizione. Il Music Italy Show si candida, così, a diventare il polo di riferimento del mercato italiano per gli strumenti musicali e, secondo indiscrezioni, sembra si stiano interessando anche quei mercati legati al mondo dell’entertainment e del P.A., come il pro-audio e il settore delle luci che potremmo vedere già dalla prossima edizione.

La fiera si è svolta in 3 diversi padiglioni, il padiglione 31, più incentrato all’editoria alle riviste specializzate e promoter di vari eventi nazionali, il padiglione 32 principalmente indirizzato agli strumenti acustici e il padiglione 33 che, con le sue batterie, piatti, ecc, l’ha fatta da padrone.
L’inaugurazione di sabato 15 maggio è stata presenziata dal prodigioso chitarrista Yngwie Malmsteen che in serata si è poi esibito assieme a Glenn Hughes in Piazza Maggiore sotto un acquazzone ingrato.
Da quel momento fino a lunedì alle 17, sui quattro palchi esterni e nei padiglioni 31, 32, 33 si sono succeduti oltre 140 esibizioni live (con circa 800 pass artista emessi, come ricordava il presidente Formisano), convegni, e iniziative speciali tra cui la mostra “Love me Fender” e la finale del torneo Guitar Hero.
La fiera ha vissuto momenti di gloria anche in città con decine di iniziative organizzate dal Music Heaven Show: Feltrinelli, Coop Ambasciatori e il Museo della Musica con presentazioni di libri; la Sala Borsa, l’Inde le Palais e Contemporary Concept che hanno ospitato mostre a tema; visite guidate sotterranee lungo il corso dell’Aposa ripercorrendo la storia della chitarra dal liuto ai synt; i jazzclub hanno ospitato i migliori chitarristi cittadini culminando nel mega concerto di sabato sera con Glenn Huges (Deep Purple), Yngwie Malmsteen, Doug Aldrich (Withesnake), Stef Burns (Vasco Rossi), Greg Bissonette e molti altri artisti, che ha portato in piazza Maggiore, nonostante la pioggia, oltre 10.000 persone.
Insomma moltissime iniziative che hanno coinvolto tutta la città la quale ha risposto, come sempre, in modo esemplare. Segno, questo, dell’ottimo lavoro svolto dallo staff per decidere la location più adatta.

 

 

 

 

 

 

Come dicevo nel padiglione 31 era presente anche lo stand della AMD communication con le sue due riviste on line planet-drum.com e guitar-nbass.com che, perfettamente attrezzato per ricevere gli artisti, gli addetti ai lavori e amici vari con un comodo angolo con tanto di poltrone e tavolino, ha creato un vero salotto e un impeccabile servizio bar dove si sono rifugiati moltissimi artisti e amici. Nello stand C44 sono transitati, tra gli altri, Steff Burns, Ellade Bandini, Luca Capitani, Furio Chirico, Mike Terrana, Frank Gambale, Massimo Varini e tantissimi artisti disponibili ad essere intervistati nel “salotto AMD”, tanto da richiamare spesso l’attenzione dei visitatori, causando veri e propri ingorghi spontanei per il rito dell’autografo post intervista e facendo diventare lo stand un riferimento per tutto il padiglione 31.

Nello stesso padiglione, inoltre, è stata allestita un’Aula di Musica ideale, completa di strumenti e dotazioni didattiche, utilizzata per presentazioni e brevi seminari indirizzati alla promozione della musica nelle scuole. Un’ idea coordinata dal MIUR e dal DISMAMUSICA culminata nella donazione di tre aule di musica complete a tre scuole dell’area emiliano-romagnola. Gli incontri, coordinati con gli editori presenti al Salone bolognese e impegnati sul fronte della produzione di testi e metodi per la scuola (Carisch, Edizioni Curci, Edizioni Rugginenti, Universal Music- BMG-Ricordi e Volonté & C) hanno fatto anche da cornice per la registrazione della trasmissione di Radio Rai Uno “News Generation – il Giornale Radio dei Ragazzi”, ideata e condotta da Alma Grandin e andata in onda lunedì 17 alla fine della manifestazione.
A dire il vero questo è stato il padiglione più ”silenzioso” per la quasi totale assenza di marchi che esponevano strumenti specialmente a percussione (salvo qualche raro stand come quello della Frenexport con le sue batterie Peace).
La stessa cosa è valsa per il padiglione 32 dove vi era una massiccia presenza di espositori legati al mondo della musica classica e dove si poteva sentire chi provava un pianoforte piuttosto che una chitarre e poche batterie vista la presenza di alcuni marchi di batteria nazionali (Rotodrums, Di Berardino, Stocco). Nell’area Made in Italy, invece, all’interno dello stesso padiglione 32,

è stato allestito anche un “palco acustico”, che ha ospitato un programma di grande spessore artistico, con artisti ed endorser di strumenti rigorosamente acustici.

Ma il vero e proprio padiglione, centro nevralgico della fiera, è stato il padiglione 33. In questo spazio c’erano i maggiori distributori di strumenti che operano in Italia, da Aramini a Master Music, da Casale Bauer a EKO, da Mark Bass a MKM, compresi grossi produttori quali Yamaha e Roland che hanno presentato moltissime novità che, in alcuni casi, era possibile provare. Da dire che non tutti gli stand avevano delle cabine prova, anzi pochissimi ne erano dotati. Facile intuire il frastuono generato dalle migliaia di persone che, avendo a disposizione il proprio strumento preferito e la possibilità di suonarlo, non hanno esitato a cimentarsi nelle loro esibizioni. Forse l’unica cosa da riguardare a favore delle orecchie dei vi

sitatori, ma soprattutto delle performance degli endorser nazionali ed internazionali che si esibivano negli stand, è proprio quella di un maggior controllo dei volumi stile Musikmesse.

 

 

 

 

 

 

 

 

Come dicevo sopra all’esterno dei padiglioni c’era anche un palco all’aperto dove si sono svolte alcune esibizioni davvero molto belle ma che, a causa del maltempo, è stato poco valorizzato.
Nel palco servizi (che al contrario e visto il maltempo ha funzionato molto bene), ho potuto così assistere personalmente all’esibizione di Mike Terrana e di Benny Greb così come quelle di altre formazioni che da sole sono valse la pena il costo del biglietto.

Insomma una bella kermesse organizzata al meglio, che ha centrato a pieno l’obiettivo di riportare l’attenzione di pubblico, operatori e giornalisti sulla musica in ogni sua forma e che spero continui anche negli anni a seguire. Un evento con un ricchissimo corollario di demo, concerti e clinics che ha vivacizzato i tre giorni di svolgimento con grande attenzione anche nei confronti di incontri e convegni, promossi da enti pubblici, aziende, associazioni ed istituzioni, che hanno dato spessore politico-economico, culturale e formativo a tutto l’evento fieristico.

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Un saluto a tutti voi e continuate a seguirci, ne vedrete delle belle!

 

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Categorie: Reportage