Reportage day 1 e 2

In questi primi due giorni di Musikmesse abbiamo avuto talmente tanti appuntamenti al punto di non poter usufruire neanche dell’ottimo conference center creato ad hoc per la stampa internazionale. La particolare atmosfera che si respira in fiera (proprio con l’amico Pippo Panenero parlavamo di come il Musikmesse, nonostante l’inevitabile stress che una fiera simile crea, non può che generare nostalgia una volta tornati a casa), unita alla possibilità di vedere, ascoltare e suonare gli strumenti, sono la linfa del nostro lavoro, rigenerando in noi quell’energia che ci permette di essere presenti, sempre, ad ogni costo.
Confermando che nulla può sostituire il contatto diretto con lo strumento musicale cercheremo di recuperare l’inevitabile assenza di alcuni scrivendo poche righe sui primi prodotti visti in attesa di poter pubblicare i primi video sulle novità di questo 2010.

Iniziamo con la Sabian che ha migliorato la qualità dei prodotti per principianti creando la nuova linea SBr indirizzata al mercato entry level con prezzi decisamente abbordabili. I piatti in questione sono prodotti in ottone di qualità superiore direttamente in Canada e, nonostante il basso costo, offrono ottime sonorità grazie alla particola martellatura e tornitura. La Sabian ha anche pensato di mettere sul mercato kit preconfezionati e accordati.

 

 

Sul fronte Meinl troviamo una geniale applicazione pratica di uno dei maggiori problemi che affliggono i suonatori di cajòn: quando il loro strumento viene affiancato ad un hi-hat quest’ultimo risulta essere eccessivamente alto a causa della meccanica studiata per essere suonato in un drum set. Per risolvere questo problema la Meinl Cymbals ha creato un nuovo modello da 10″, preso in prestito dalla linea Candela, che grazie alla sua struttura molto sottile può essere suonato con le mani e, applicato ad una speciale meccanica, può essere montato ad una altezza di 69cm.

 

 

La Tama ha presentato il nuovo Signature Palette, il modello a firma di Charlie Benante, con cerchi die-cast ed un fusto in acciaio da 1.2mm che conferiscono al rullante un suono aggressivo e potente adatto al genere pesante per cui è stato pensato.

 

 

Con le pelli composte da cellule siliconiche ed un sistema di sospensione interno, la Yamaha ha presentato i nuovi pad DTX, caratterizzati da un maggior controllo, una migliore sensibilità e maggior dinamica. Oltre al tuning, al pitch, ai suoni e a tutte le classiche modifiche al suono oggi possibili, si può modificare anche la tensione della cordiera del rullante. L’attacco ed il rimbalzo si differenzia tra tom e rullante, mentre un sistema di molle intelligente previene qualsiasi tipo di suono prodotto erroneamente per simpatia. Oltre che singolarmente i pad possono essere acquistati con i kit DTX900K e DTX950K e sono anche compatibili con i moduli DTXreme III.

 

 

Anche la Alesis ha introdotto il suo nuovo Studio Kit DM10 caratterizzato da 6 pezzi tutti con pelli RealHead, piatti DMpad molto silenziosi, il modulo sonoro DM10 ed un rack in alluminio StealthRack. La caratteristica del modulo sonoro è quella di possedere samples di drum kits delle maggiori case produttrici di batterie acustiche non compressi. I samples sono stati creati con dinamiche differenti in modo da poterle ottenere identiche suonando più o meno forte sul pad elettronico. Il DM10, inoltre, può essere aggiornato grazie ad una porta USB da collegare al proprio pc. Oltre ad essere un modulo sonoro, il DM10 è anche sequencer, mixer e un’interfaccia trigger-to-MIDI.

 

 

La Drums Workshop, o più comunemente DW, ha presentato due nuove linee di Hardware. I nuovi pedali entry level della serie 2000 con cam a catena singola, battente a due vie e molla regolabile, mentre la serie 3000 include sia il pedale singolo che il doppio, un’asta dritta ed una pieghevole, due hi-hat stand, un’asta per due tom ed uno sgabello.

 

 

 

 

 

{jcomments on}

Categorie: Reportage