Pearl STS

Session Studio Select

Grazie al successo planetario della linea Export, Pearl ha da sempre soddisfatto le esigenze di tutti i batteristi per ogni fascia di prezzo. Il kit Session Studio Select, oggetto di questa recensione, si posiziona in una fascia media fortemente voluta dal management Pearl Drums.

Lanciata per la prima volta nel 1992, la serie Session Studio Select ha attraversato varie rivisitazioni e rinnovamenti tecnologici prima di interrompere la sua produzione nel 2000. Dopo circa  due anni di ricerca e sviluppo, e grazie anche ai contributi dei sostenitori della  Pearl, la produzione della  Session Studio Select  è stata ripresa  inserendosi tra le serie Masters Maple Complete e Crystal Beat nella line-up della Pearl. Oggi la gamma rinnovata sostituisce la linea Session Studio Classic.

Caratteristiche – Pearl Session Studio Select

La Session Studio Select è disponibile in quattro configurazioni con diametri di grancassa che vanno dal piccolo (18″) al grande (24″), mentre la scelta dei tom e timpani è davvero ampia. Il kit, messo a disposizione di Planet Drum da Pearl Drums Europe per la recensione, è una configurazione così composta: Cassa 22×16″, tom 10×7″, 12×8″, timpano a terra 16×16″

Il rullante utilizzato per questa recensione è un Decade Maple da 14×5,5″.

La costruzione dei fusti torna all’ibrido originale che prevede un misto di betulla e mogano che trovavamo sui primi kit Session Studio Select (al momento della sua interruzione la formula era stata abbandonata per utilizzare legni alternativi). I fusti sono sottili e misurano 5,4 mm a 6 strati e sono costituiti da cinque strati esterni di betulla di grado Masters e un unico strato interno di mogano africano. La miscela di legni ha lo scopo di massimizzare la chiarezza della betulla e le capacità di fondo del mogano.

Grazie al know-how ottenuto con le Masterworks, i bordi dei fusti sono tagliati a 60 gradi e leggermente arrotondati verso il bordo esterno per aumentare ulteriormente le frequenze medie e basse. Pearl è una delle poche aziende che ancora costruisce fusti utilizzando i così detti giunti a sciarpa (una sovrapposizione degli strati assottigliati anziché unirli insieme per creare un giunto diritto) dando un aspetto e una impressione immediata di vero artigianato.

Finiture – Pearl Session Studio Select

Le finiture previste sono due finiture laccate – Gloss Barnwood Brown e Piano Black – e un unico rivestimento Delmar (Nicotine White Marine Pearl), mentre l’hardware è tipicamente robusto: dei grossi piedi per la grancassa e delle gambe robuste, provenienti dalla gamma Pearl’s Masters, per i timpani in grado di sostenere carichi pesanti.

Hardware

In contrasto con quanto previsto dalle moderne produzioni che promuovono una estrema riduzione della massa, il sistema dei tiranti montato sui tamburi aggiunge deliberatamente peso ai fusti poiché, secondo Pearl, aumenta il volume e controlla gli armonici. I Tom montano cerchi SuperHoop II da 2,3 mm a tripla flangia della Pearl, mentre la grancassa è dotata di cerchi in legno abbinati alla finitura scelta. Gli esclusivi OptiMount della Pearl vengono utilizzati per sospendere i tom (poiché la grancassa non ha un supporto) e vengono forniti anche due paia di clamp e bracci a corredo dell’OptiMount. Il kit viene fornito con una serie completa di pelli Remo, incluse le Pinstripe per i tom.

Il suono – Pearl Session Studio Select

Per quanto riguarda il suono voglio fare una prima riflessione. Mentre i tom corti sono state riconosciuti per le loro qualità tonali, le grancasse più corte sono una tendenza relativamente nuova. Con un modesto diametro di 20″ la Session Studio Select ha sperimentato anche profondità corte da solo 14″. Come suona questa cassa? Chiederemo a Pearl di inviarcene una. La 22” però suona meravigliosamente. Il fusto suona alla grande già prima di essere accordato offrendo una tonalità aperta che poi risuona più calda in un decadimento naturale.

Se la grancassa colpisce per la sua profondità, i tom eccellono tutti per il perfetto equilibrio tra proiezione e saturazione. È difficile giudicare il migliore perché ciascuno dei tom dà una risposta così grassa e rotonda che scegliere tra di loro è impossibile. Anche con le pelli REMO Pinstripes montate colpiscono davvero per attacco- grazie alla betulla – mentre il mogano aggiunge un irresistibile tonalità di fascia medio-bassa. A breve le proveremo con delle pelli Paso Doble Wambooka che potrebbero esaltare ancora di più le caratteristiche della betulla. Con gli occhi chiusi penseresti di suonare un insieme di tom dalle dimensioni più grandi poiché, individualmente e collettivamente, suonano come se fossero effettivamente più grandi delle loro dimensioni reali, senza dover neppure allentare l’accordatura.

Vi lascio al video e alle brevi descrizioni e se potete lasciate un feedback e un like.