Musicoterapia-e-demenze1

Musicoterapia e Demenze

Musicoterapia e Demenze

“…Ma per quanti sono persi nella demenza la musica per loro non è un lusso, ma una necessità, e può avere un potere superiore a qualsiasi altra cosa nel restituirli, seppure soltanto per poco, a se stessi e agli altri”
Oliver Sacks, neurologo e scrittore.

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L’elemento sonoro-musicale è qualcosa che accompagna l’essere umano da sempre, ancor prima della comparsa del linguaggio. Lo psicologo Sloboda (1988, pp. 23-26) afferma che “il motivo per cui la maggior parte di noi prende parte ad attività musicali, componendo, eseguendo o semplicemente ascoltando, è dato dal fatto che la musica è capace di suscitare in noi stessi delle emozioni profonde e significative e che tali esperienze musicali possano fornire sollievo dalla monotonia, dalla noia e dalla depressione”. Se per la maggior parte di noi l’ascolto musicale costituisce solo un’ esperienza emotiva gratificante, per il paziente demente rappresenta anche uno strumento privilegiato per mantenere vivo il proprio “sè”.

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Circle

Musicoterapia: modelli e campi d’applicazione

Musicoterapia: modelli e campi d’applicazione

Circle

Ci sono diversi modelli di riferimento in Musicoterapia, portati avanti da altrettante scuole di pensiero. La distinzione più importante è quella che classifica gli approcci musicoterapici a seconda che siano centrati su metodi recettivi o attivi. La musicoterapia recettiva si basa principalmente sull’ascolto sonoro musicale, con conseguente limitazione della motricità e dell’attivazione corporea da parte del paziente. In virtù di queste caratteristiche essa tende a stimolare rappresentazioni mentali, simbolizzazioni e ricordi infantili.

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Vassily Kandinsky 1923 Composition

La Musicoterapia: le origini

La Musicoterapia: le origini

Vassily Kandinsky 1923 Composition

Benvenuti in questo mio primo articolo sulla musicoterapia in una nuova rubrica propostami da Marco Mammoliti che ringrazio e che terrò con molto piacere. L’effetto terapeutico della musica non è più una novità sia in campo scientifico sia in quello musicale. Ringrazio, quindi, Planet Drum, Claudio Canzano, Claudio Formisano e la Master Music per questa opportunità di poter diffondere meglio i benefici della Musicoterapia e l’ormai dilagante attività che è il “Drum Circle”  

La musica viene considerata la più antica forma d’arte associata al sollievo della malattia. I papiri medici egiziani risalenti al 1500 a.C. circa descrivono l’uso della musica come mezzo per influenzare il corpo umano. La Bibbia ci racconta che quando Saul era angosciato e in preda all’agitazione Davide suonava per lui la cetra ed otteneva immediatamente un effetto rilassante (Samuele 1, 16-23). Nello sciamanesimo la musica, le canzoni e il ritmo hanno un ruolo fondamentale nel processo di guarigione. Nel fenomeno del tarantolismo, che caratterizzò le regioni del sud Italia fin dal Medioevo, musica e danza venivano utilizzate, anche per diversi giorni, allo scopo di combattere un delirio causato da una reale o immaginaria puntura di un ragno (la tarantola).

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AlessandraMassari2

Alessandra Massari

Alessandra Massari

AlessandraMassari2

Siamo felici di annunciare che Alessandra Massari, percussionista e professionista in musicoterapia,  AIM (Associazione Italiana Professionisti della Musicoterapia) nonché facilitatrice Drum Circle, curerà la nuova rubrica su Planet Drum inerente la musicoterapia.

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