Time Rudiments di Maurizio Dei Lazzaretti
Volontè & Co.

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Quando parliamo di partiture, spartiti e musica scritta non possiamo che inchinarci difronte al batterista italiano più rappresentativo: Maurizio Dei Lazzaretti. Un session man, musicista e didatta dall’enorme esperienza che ama condividere le sue esperienze e le sue nozioni, anche se in questo particolare caso, per affrontare lo studio di “Time Rudiments” ed i suoi esercizi in maniera adeguata, è necessario già saper leggere oltre che seguire in maniera scrupolosa le istruzioni e i suggerimenti dispensati dal Maestro Dei Lazzaretti.

Time Rudiments è stato scritto per costringere lo studente ad aprire la mente, approcciarsi allo studio e all’interpretazione degli esercizi in modo costruttivo, autonomo e alternativo, senza caricare di lavoro lo studente con pagine colme di esercizi da seguire. L’obiettivo principale di questo progetto è mettere in luce l’importanza di una buona consapevolezza del Tempo e trasmettere l’influenza che questo ha su tutto quello che facciamo con lo strumento. 
Attraverso i vari esercizi, si potrà verificare la propria capacità (o difficoltà) di “percepire” correttamente il beat ed eventualmente scoprire problematiche che ostacolano il proprio percorso musicale, che precedentemente si attribuiva solo alla tecnica. 

Ogni capitolo presenta argomenti diversi e apparentemente scollegati ma che necessitano di molta attenzione sviluppando, così, l’attenzione e l’intraprendenza da parte del batterista, un modo alternativo per aumentare la metabolizzazione degli esercizi. 

Time Rudiments inizia con dei racconti da parte dell’autore davvero interessanti e costruttivi che dimostrano l’umiltà e la valenza di un professionista che ha sempre evitato le vetrine eccessive. 

Il metodo propone, poi, esercizi di coordinazione basati sugli spostamenti di ritmica e accenti, tratta dell’internal clock (un argomento tanto caro a Maurizio Dei Lazzaretti), dei gruppi irregolari, 4 way coordination, sticking, linear, ecc.

Tutti gli esercizi sono corredati di basi molto ben pensate e studiate per migliorare proprio quel concetto di internal clock. Tanto per cominciare piacevole la sorpresa di vedere che non si tratta di esecuzione degli esercizi ma di veri e propri brani musicali studiati ed eseguiti appositamente per impreziosire il metodo. Infatti in alcune delle basi il metronomo che accompagna la base scompare per qualche battuta lasciando il musicista solo in compagnia del sequencer il quale offre, però, precisi riferimenti ritmici. Questo modo di lavorare costringe lo studente a un grande sforzo di concentrazione costringendolo a fare attenzione a non degradare la qualità dell’esecuzione. Inoltre ci sono 3 brani minus drums senza neppure le partiture che costringono, anche qui, a tirar fuori estro, inventiva e personalità. 

Nella sezione dei gruppi irregolari Dei Lazzaretti spiega come una maggior padronanza delle cellule ritmiche irregolari permetta di suonare con più precisione e relax quelle più semplici e affronta i tempi irregolari prima come semplici esercizi, necessari per prenderne familiarità, poi utilizzando il metodo del time stretching che mescola gruppi irregolari a gruppi regolari. 

Il libro passa poi al concetto base che ha dato il titolo al metodo, ossia il Time Rudiments, una serie di studi basata sullo spostamento della pulsazione dove Maurizio dispensa anche suggerimenti sull’organizzazione dello studio giornaliero, dalla routine tecnica, all’ottimizzazione del tempo riservato all’esercizio. 

Per finire decisamente interessante lo spazio dedicato alla lettura a prima vista corredato di partiture e altre basi dedicate. Chi meglio di Maurizio Dei Lazzaretti può spiegare trucchi, metodi e aneddoti sulla lettura a prima vista dopo anni e anni di San Remo e non solo? Leggere a prima vista e suonare a prima vista sono due cose ben distinte, e questo il Maestro Dei Lazzaretti lo spiega egregiamente. 

Adatto a tutti ma più indicato per i batteristi medio/avanzati “Time Rudiments” è un manuale per chi ha voglia di sfide, di crescere e di comprendere veramente il concetto “tempo”.