Una vita al servizio della musica

Siciliano di Catania, Agostino Marangolo nasce musicalmente nel 1970 quando, trasferitosi a Roma per perfezionare i suoi studi, viene a contatto con i più noti musicisti dell’ambiente pop, rock e jazz e dà l’avvio alla carriera di batterista professionista.
Nel 1974, già con tre album e numerose importanti collaborazioni all’attivo, entra a far parte del gruppo dei “Goblin”, con il quale rimane fino al 1980 realizzando – tra l’altro – le colonne sonore dei film “Profondo Rosso” (1975) e “Suspiria” (1977) per Dario Argento e “Zombie” (1978) per George C. Romero, lavori di grande rilievo musicale e commerciale in cui emerge anche come ispiratissimo compositore. Verso la fine degli anni 70 – periodo di grande fervore discografico durante il quale Agostino è un richiestissimo session-man – conosce Pino Daniele con cui incide gli album “Pino Daniele” e “Nero a metà”.
Nel 1980, al termine del capitolo Goblin, partecipa al progetto “New Perigeo” a cura del noto contrabbassista Giovanni Tommaso. Quest’avventura, nella quale figurano anche Danilo Rea, Maurizio Giammarco e Carlo Pennisi, dura tre anni ed è testimoniata dall’album “Effetto Amore”. IL 1983 è l’anno di “Musicante”, lavoro mediterraneo ed internazionale di Pino Daniele, nel quale Agostino è affiancato da musicisti del calibro di Alphonso Johnson (bassista dei Weather Report), Mel Collins (sassofonista dei King Crimsone dei Clannad) e Nanà Vasconcelos. Durante il tour europeo seguente, al quale partecipano anche Gato Barbieri e Trilok Gurtu, viene registrato l’album dal vivo “Sciò”.
Un’altra grande tournée, quella di “Bonne soirée” – sempre di Pino Daniele” – vede Agostino accanto ad altri grandi nomi del panorama internazionale: Chris White (sassofonista dei Dire Straits), Jeremy Meek (bassista di Joan Amatrading) e Danny Cummings (percussionista dei Talk Talk e Paul Young).

La testimonianza batteristica affidata a questi lavori è di grandissimo rilievo e porta ad Agostino una grande popolarità. A partire dalla seconda metà degli anni ottanta Agostino Marangolo decide di mettere a frutto le proprie esperienze anche nel campo didattico ed apre a Roma un’importantissima scuola coinvolgendo due grandi nomi della batteria italiana: Walter Martino e Roberto Gatto.
L’intensa attività di questi anni, tra scuola concerti e studi di registrazione – nel 1988 condivide con Steve Gadd le ritmiche dell’album Schizzechea with love” di Pino Daniele – culmina con la partecipazione di Agostino al programma RAI “International Doc Club”, ideato da Renzo Arbore e condotto da Gegé Telesforo. E’ questa l’occasione per confrontarsi ancora una volta con artisti di respiro internazionale: il duo “Tuck & Patty” o le grandissime cantanti Anita O’Day e Dee Dee Bridgewater.

Gli anni novanta, che si aprono con il bellissimo “Il ladro” di Angelo Branduardi, il cui lungo e prestigioso tour tocca Francia, Svizzera, Germania, Austria e Olanda, sono quelli della svolta: dal 1993 Agostino decide di accantonare temporaneamente la musica commerciale ed il “cantautorato” per dedicarsi sia all’insegnamento che all’approfondimento di diverse e più esaltanti esperienze artistiche: ricostituisce lo storico gruppo “Napoli Centrale” del celebre sassofonista James Senese con il quale in tre anni, oltre ad una intensa attività dal vivo in Italia ed all’estero, realizza due album; lavora con il “Francesco Bruno Quartet” e con il gruppo “Ozone” assieme al fratello Antonio.
Nel giugno del 1996 pubblica la videocassetta didattica “Re, regine, fanti e pedine”, che in poco tempo ha riscosso un grande successo di critica e di pubblico. Successivamente pubblica il metodo “Poliritmia e tecnica moderna della batteria” insieme al suo amico didatta Enrico Di Bella.
Dopo anni di assenza dal mondo della musica leggera, spinto dalla grande amicizia che lo lega al suo produttore, nel 1998 Agostino accetta la proposta di lavorare con la cantante rock Irene Grandi, dapprima con il tour invernale ed estivo svoltosi in tutta Italia e successivamente (1999) registrando il suo album “Verde Rosso e Blu”.
L’estate 2000 é in tournée con un gruppo molto particolare e originale, i Neri Per Caso, con i quali ha collaborato l’inverno precedente per l’incisione di alcuni brani dell’album “Angelo Blu”.
L’anno 2001 è ricco di novità importanti:
1) il ritorno dei Goblin che finalmente dopo 20 anni hanno colto l’occasione giusta per riunirsi, arrivata con il nuovo film di Argento “Non ho sonno”. Con l’originale formazione (Agostino Marangolo: batteria, Massimo Morante: chitarra, Fabio Pignatelli: basso e Claudio Simonetti: tastiere) i Goblin hanno cercato, per le musiche di questo film, di mantenere il proprio “sound” nonostante l’avvento delle nuove tecnologie e di creare allo stesso tempo sonorità diverse, come tra l’altro è stato fatto in passato per le altre colonne sonore.
2) la realizzazione da parte di Agostino del suo primo album da solista; il CD “DAY BY DAY” (in vendita nei negozi dai primi di dicembre 2001) è finalmente, come sostiene lo stesso Marangolo, la soluzione musicale e batteristica allo stesso tempo: è stato difficilissimo accontentare pubblico e sostenitori insieme. Sono presenti ospiti di eccezionale talento del panorama musicale italiano: Antonio Marangolo, Carlo Pennisi, Stefano Di Battista, Pippo Matino, Rocco Zifarelli, Gigi De Rienzo, Fabio Pignatelli, Massimo De Divitiis (Neri Per Caso), Pierpaolo Principato, Lorenzo Feliciati, Pierluca Buonfrate, Berger Campos.
L’anno successivo, il 2002, Agostino è in studio di registrazione con Niccolo’ Fabi per la realizzazione del suo CD “La cura del Tempo”; mentre l’anno 2006 lo vedrà impegnato sempre con lo stesso Fabi per la registrazione del CD “Novo Mesto”. Con lo stesso cantautore sarà in tournée per tutto il 2003 con l’uscita a fine anno del DVD relativo alla stessa tournèe e successivamente nel tour del 2006.
Nell’anno 2005 Marangolo ha realizzato anche il suo secondo CD “Avant le desert” con lo stesso quartetto con il quale effettuava i concerti live: Agostino alla batteria, il fratello Antonio al sax, Pierpaolo Principato alle tastiere e pianoforte, Lorenzo Feliciati al basso. Dal 2007 Feliciati è stato sostituito dal grande amico bassista Gigi De Rienzo.

Attualmente Agostino suona con il trio REVOLUTION con Pierpaolo Principato e Gigi De Rienzo e si è riunito il gruppo dei Goblin per iniziare un tour europeo.
Agostino insegna a casa a Roma nel suo studio di registrazione, nella scuola romana Saint Louis, in Toscana presso la scuola Freestroke di Firenze ed alla Stazione Musica di Civitavecchia effettuando esclusivamente dei corsi di perfezionamento: l’inserimento della batteria nel mondo del lavoro. Più semplicemente, assodato quale indirizzo e gusto l’allievo vuole perseguire, Agostino lo mette in condizioni di verificare subito l’efficacia degli studi effettuati o che man mano si effettuano; la tecnica, quindi, non fine a se stessa ma in funzione di una applicazione pratica per un più facile inserimento nel mondo del lavoro. Con Marangolo viene particolarmente curato l’aspetto “musicale” della batteria non trascurando certamente i fattori tecnici e didattici, seguendo i criteri del gusto e della riuscita globale del brano che si esegue, ribadendo così il concetto di batteria melodica e non soltanto ritmica. Inoltre durante l’anno svolge seminari in tutta Italia presso scuole di musica e conservatori.
Agostino è stato sponsorizzato da Gretsch e Paiste dal 1980 al 1988; successivamente è passato alla Zildjian. Nel 1993 firma un contratto con Pearl alla cui casa è legato ancora oggi; nel 2000 passa da Zildjian a Sabian. Suona con rullanti e bacchette drum art.