Claudio Rego

Una vita al fianco di Donatella

ClaudioRego

Claudio Rego, oltre ad essere un ottimo batterista, è un elemento fondamentale che influenza, con la sua grande personalità, la musica della Rettore. Claudio crea, esegue e impone il suo sound; è “semplicemente” il compositore ed il produttore di Donatella Rettore.
Noi di Planet Drum lo abbiamo incontrato per voi, ed abbiamo avuto il piacere di fargli alcune domande:

Planet Drum– Puoi raccontarci il tuo approccio alla musica in generale?

Claudio Rego– Ho cominciato con la mia band nel lontano 1975, facendo club, tra cui il mitico TAITAN. Facevamo rythm n’blues, e io suonavo il basso. Era una band molto numerosa perciò non guadagnavamo molto, dividevamo per nove la cifra che allora veniva stanziata per le band qualunque fosse il numero che le componesse.

Planet Drum– Quando hai iniziato con la batteria?

Claudio Rego– Il primo contatto con la batteria è stato un po’ per necessità un po’ per presunzione se vuoi, perché io, da bassista, non riuscivo a trovare un batterista che suonasse come intendevo io, quindi, è stata quasi una risposta polemica a batteristi che a mio avviso erano grandissimi solisti, ma non erano un gran supporto ritmico. Tutto questo accadeva gia nel 1978 ed io suonavo entrambi gli strumenti, dopo un paio d’anni ho abbandonato completamente il basso per dedicarmi alla batteria.

Planet Drum– I tuoi studi sono stati da autodidatta quindi!

Claudio Rego– Si, poi mi sono attaccato allo studio grazie anche alla fortuna di aver rincontrato una persona che conoscevo da poco più che ragazzetto e adoravo come musicista, che è Enzo Restuccia. Un grande batterista, per capirci è il batterista che da molti anni è nell’orchestra di Sanremo. Dico che sono stato fortunato ad incontrare lui che pur non essendo, anzi sicuramente, non era il miglior batterista di quei tempi, era ed è, a mio avviso un grandissimo insegnante. Quando ci siamo rincontrati, lui aveva una cattedra al conservatorio di Perugina di corso avanzato di batteria.

Planet Drum– Qual è stata la tua prima batteria?

Claudio Rego– La mia prima batteria è stata una Ludwig, bianca madreperla. Tra l’altro questa batteria ha una bella storia, perché me l’ha comperata il chitarrista che è diventato bassista quando io sono diventato batterista. Lui si è preso il mio ampli e il mio jazz-bass fender, e mi comprò (nei patti) questa batteria che ahimè non ho più. Ora ho una Pearl custom, rigorosamente viola, contro ogni malocchio.

Planet Drum– Il tuo set attuale? ClaudioRego

Claudio Rego– Ho un tom e due timpani, come impostazione base un po’ per la musica che suoniamo, un po’ perché mi piace avere il Ride molto basso, e il doppio tom in questo caso m’impediva quest’impostazione, perciò ho optato per questa soluzione. Prima di questa ho avuto una Sonor segnature, con 4 tom 2 timpani 2 casse, perciò mi sono abbastanza sbizzarrito. Ora questa è la situazione che prediligo.

Planet Drum– Con gli strumenti elettronici che rapporto hai?

Claudio Rego– Li ho usati e li uso ancora ma è una fase che per ora ho abbandonato, nel mio modo di vedere la cose, sicuramente tornerò ad usarne. Con il progetto attuale, Donatella Rettore, qualche tournee fa ho usato pads elettronici su un set acustico, perciò a seconda del progetto che c’era da riprodurre utilizzavo apparecchiature elettroniche

Planet Drum– Su quali progetti stai lavorando?

Claudio Rego– Sicuramente il nuovo progetto di Donatella Rettore, che mi vede impegnato nei progetti discografici praticamente da quando Donatella è diventata tale, da “Splendido splendente” in poi c’è sempre stata una collaborazione molto attiva. Lei scrive i testi ed io le musiche, perciò sono impegnato sia live che in studio e conoscendo bene l’artista sono diventato anche produttore di sala.

Planet Drum– Quindi la composizione del brano va pari passo al testo !?

Claudio Rego– Beh, in genere è Donatella che scrive prima i testi e poi io vesto la musica, è successo anche il contrario ma in linea di massima si parte sempre da un’ispirazione di Donatella.

Planet Drum– Cosa ti senti di dire ad un giovane batterista alle prime armi?

Claudio Rego– Questa è una delle domande più difficili, e c’è da augurarsi che nessuno ascolti mai qualcuno che da consigli in tal senso, potrebbe essere talmente condizionante da creare handicap ad un futuro genio. Augurerei, oltre al solito discorso trito e ritrito di studiare, studiare, ecc….., di suonare in base a quello che uno sente dentro.Credo che non ci sia nessuno talmente grande, da poter dire ad un altro, “si fa così”il “Vangelo” l’hanno scritto tre o quattro persone qualche millennio fa e basta così credo…………..

Ringraziamo Claudio per la sua disponibilità e lo invitiamo a seguirci, così come invitiamo voi a rimanere “PLANETDRUMMATI……….ciao!!