Derek Wilson – The Master
prima parte

Sono personalmente orgoglioso di pubblicare questa intervista ad un amico che stimo e rispetto non solo per la sua professionalità, bravura, tecnica e umiltà. Un uomo sempre disponibile e sempre col sorriso sulle labbra. 

Ci troviamo nello studio di Derek Wilson dopo il concerto di Antonello Venditti dell’8 marzo 2017. In questa intervista divisa in 3 parti, Derek ci illustra il suo set sul palco, la microfonazione del drumkit, il suo mixer, ci parla del click. Tra i contenuti speciali Derek ci illustra il drumset nel suo studio e come registra le parti di batteria per gli artisti che lo contattano. Il tutto condito da curiosità, consigli e aneddoti.

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Dopo le prime esperienze nelle bande come suonatore di tamburo, Derek lascia la Scozia per suonare in diverse orchestre nelle basi americane in Germania, fino a trasferirsi a Tokyo passando per Londra e Parigi.

Nel 1968 si stabilisce in Italia ed inizia la sua carriera di side man con cantautori come Cocciante, Gaetano, Venditti, Zero, fino a Zucchero col quale oltre che in Italia, suona in un tour mondiale toccando posti come il Fillmore West, House of the Blues, San Francisco.

“Ho iniziato a suonare dopo che mia madre mi portò a vedere un film basato sulla vita di Gene Krupa, il grande batterista Americano degli anni 40’- 50’…” ama ripetere Derek quando ci parli perchè, “… quando avevo undici anni non c’era molta musica o dischi in giro e fui folgorato dal vedere e sentire quella batteria sul grande schermo. L’unica possibilità che avevo per cominciare era con le bande, sia con gli ottoni che con le cornamusa, suonando il tamburo, che rappresentava comunque un ottimo inizio.”

Dopo alcune esperienze con band locali si trasferisce in Germania dove inizia a suonare nelle Basi delle Forze Armate Americane. “Fu un esperienza molto positiva, con un pubblico molto ben informato. Ci fu un bello scambio e rapporto con i musicisti, ed appassionati di ‘leva’ in quel periodo”.

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Dopo una parentesi a Parigi e Tokyo Derek torna in Europa scegliendo l’Italia… “ed è qui che ho messo le radici. L’ambiente “live“ stava entrando in piena crisi ma cominciava a partire l’epoca dei cantautori. Ho avuto la fortuna di essere qui in quel periodo, c’era tanto da fare, e da imparare. In tutti questi anni ho avuto il privilegio di collaborare con molti Artisti-Musicisti tra cui: Shel Shapiro, Riccardo Cocciante, Luca Barbarossa, Little Tony, Bobby Solo, Rita Pavone, Nada, Ron, Gino D’eliso, Maurizio Monti, Rino Gaetano, Tito Schipa Jnr, Francesco De Gregori, Stefania Rotolo, Renato Zero, Loredana Berte, Alex Britti, Alessandro Pitone, Alex Baroni, Roberto Ciotti, Massimo Di Cataldo, Schola Cantorum, Amedeo Minghi, Patty Pravo, Paolo Conte, Davide Riondino, Giorgia, Serena C, Zucchero e Antonello Venditti.
Ho anche fatto parte dei Goblin.

Per le Colonne Sonore ho collaborato con i Maestri Stelvio Cipriani, Riz Ortolani e Ennio Morricone. Con Maestri stranieri come Billy Preston, Keith Emerson, Vangelis e Andreas Vollenveider.
Sono stati per me molto speciali i tre tour mondiali con Zucchero, abbiamo suonato in posti mitici come il Fillmore West di S.Francisco i varie House of Blues, support per i Rolling Stones in Austria, un concerto con due batterie, io e Manu Katche, il Montreux Jazz Festival con ospite Brian May(Queen)… nel frattempo suono quanto posso con varie cover band tra le quali: Fluido Rosa, Mad Dogs, Beatles for Sale, faccio lezioni di batteria e studio sempre, non si smette mai d’imparare e poi restando spesso a Roma ho ripreso a fare lezione, una cosa che mi piace molto.”