PROTOCOLLO OPERATIVO
per la riapertura degli spazi dello spettacolo dal vivo e degli eventi

Stavo cercando un’apertura degna per un articolo di così tale importanza. Parlare del PROTOCOLLO OPERATIVO per la riapertura degli spazi dello spettacolo dal vivo e degli eventi senza cadere in banalità non è semplice.

Ho riflettuto alcune ore ed ho letto e riletto il protocollo. Sappiamo tutti quanto sia importante l’argomento, un intero settore in seria crisi con grosse difficoltà economiche, aziende di ogni livello che chiudono all’ombra di un disinteresse generale. C’era bisogno di unione, di collaborazione, di un segnale forte da parte di un intero settore troppo spesso messo alla porta Oggi, grazie a questa intesa, abbiamo elementi che ci permettono di  organizzare, programmare e promuovere  eventi.

È bene specificare che non è obbligatorio riaprire gli spazi e l’adozione del protocollo non significa interruzione dei bandi e dei ristori per il settore.

Quindi chi vorrà alzare la voce avrà comunque la possibilità di accedere a contributi a fondo perduto per coprire costi aggiuntivi relativi all’organizzazione, al personale e all’innovazione tecnologica, ecc.

Queste sono solo alcune riflessioni ma la premessa a questo protocollo spiega davvero lo spirito.

Premessa al PROTOCOLLO OPERATIVO per la riapertura degli spazi dello spettacolo dal vivo e degli eventi

Premesso che il settore della cultura e delle arti performative è una componente fondamentale del Paese, alimentata da centinaia di migliaia di imprese e lavoratori, che sviluppa un’economia di miliardi di euro e dunque, al pari degli altri settori, essenziale allo sviluppo sociale ed economico europeo.

Il presente protocollo, frutto del lavoro condiviso di professionisti del settore, medici, imprese e maestranze, è stato redatto con la consapevolezza del divenire costante della situazione sanitaria, sociale ed economica globale e dovrà essere di sostegno alla intera “filiera dello stare insieme”.

Vuole essere uno strumento utile a consentire la possibilità di riaprire al pubblico nella primavera 2021 tutti gli spazi dell’arte, dello spettacolo dal vivo e degli eventi, sia al chiuso che all’aperto, nel rispetto di tutte le normative vigenti*, anche dovute all’emergenza.

Questo documento è dunque uno strumento imprescindibile per accompagnare verso “l’uscita di scena” la mancanza della condivisione e della partecipazione reale e non solo virtuale. Crediamo fortemente che il mondo delle rappresentazioni dal vivo alimenti l’indispensabile nenecessaria cura delle anime e delle ferite di tutti noi.

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