Horacio Hernandez

“El Negro”

www.elnegro.com

HoracioHernandez

Provate a pensare a quando un batterista vi ha entusiasmati…vi ricordate il motivo di questa sensazione? Magari era qualcosa di istintivo, magari qualcosa di più profondo, ma quello che è certo è che, osservando la clinic di Horacio “El Negro” Hernandez, quello che si prova è una grandissima gioia e un’altrettanto immensa motivazione per continuare a studiare e migliorarsi.

 

 

Horacio Hernandez

“El Negro”


Provate a pensare a quando un batterista vi ha entusiasmati…vi ricordate il motivo di questa sensazione? Magari era qualcosa di istintivo, magari qualcosa di più profondo, ma quello che è certo è che, osservando la clinic di Horacio “El Negro” Hernandez, quello che si prova è una grandissima gioia e un’altrettanto immensa motivazione per continuare a studiare e migliorarsi.
Horacio è una di quelle persone che non dà tutto per scontato e che ringrazia spesso il destino per quello ha avuto in serbo per lui. Una vita iniziata a Cuba e spesa fin dai primi giorni per la musica. Prima nell’isola che gli ha dato i natali e poi in tutto il mondo, suonando per i più grandi nomi del panorama mondiale, Michel Camino, Santana, Tito Puente, ecc.
La bellissima occasione di incontrarlo e osservarlo all’opera è stata organizzata dall’Accademia di Musica Moderna National School di Franco Rossi insieme alla sezione Didattica Show curata da Elisa Carlomagno.
Tutti i presenti hanno assistito a un vero e proprio show di due ore in cui Hernandez non solo ha suonato soli, ma si è anche soffermato sui concetti di musicalità e di clave; concetti che sono i pilastri fondanti del suo drumming. Potremmo dilungarci pagine e pagine per cercare di spiegare al meglio gli insegnamenti di Horacio, ma è sicuramente meglio leggere l’intervista che segue, realizzata dopo la clinic del 29 ottobre a Nogara (VR)…buon divertimento!

 

Intervista:

Leonardo Rizzo – Ciao Horacio, come stai?

Horacio Hernandez – Ciao a tutti! Direi che sto bene anche se sono stanchissimo…e ho anche un po’ di raffreddore! (Risate, n.d.r.) Sono stato a casa mia soltanto un mese durante quest’anno viaggiando per circa cinquanta paesi, dall’Asia all’Africa, passando per l’Europa, il Canada e molti altri…insomma è un po’ stancante, ma veramente bello e stimolante poter viaggiare e suonare con il mio gruppo e fare clinic.

Leonardo Rizzo – Beh direi che è un periodo molto intenso…

Horacio Hernandez – Assolutamente…infatti a volte mi succede di non sapere più cosa dire o dove sono perché ho il cervello un po’ fuso! (Risate, n.d.r.)

Leonardo Rizzo – Complimenti per la clinic che hai appena concluso! Interessantissima e davvero molto motivante!

Horacio Hernandez – Grazie per i complimenti! Mi fa piacere riuscire a motivare le persone facendo quello che amo fare di più! Tuttavia per me è sempre una situazione un po’ strana quella della clinic perché il pubblico è veramente molto eterogeneo ed è difficile riuscire a intrattenere tutti. Pensa che ci sono sia i batteristi, ma magari ci sono bambini e adulti, oppure ci sono i genitori dei ragazzi, ci possono essere chitarristi o perfino persone che non sono musicisti! Insomma, è qualcosa che cerco di fare combinando elementi tecnici a elementi più musicali per riuscire ad accontentare il maggior numero dei presenti.

Leonardo Rizzo – Puoi ripetere per i lettori di planet-drum i concetti più importanti che hai espresso durante la clinic?

Horacio Hernandez – Beh credo che i concetti di cui mi sono fatto portavoce riguardino la musicalità e i concetti legati alla musica afro-cubana. Per quanto riguarda i primi credo che siano i più importanti per coloro che vogliono suonare. Non dimenticarsi mai che la musica è dialogo e che suonare con altre persone significa dialogare con un linguaggio bellissimo! Mi sono poi soffermato sui concetti legati alla calve. Personalmente utilizzo quasi sempre la clave di rumba perché è maggiormente sincopata. La clave, che significa chiave, è veramente la chiave per comprendere la musica afro-cubana. E’ un concetto che va sviluppato prima dal punto di vista della coordinazione.

Leonardo Rizzo – Qualche anno fa è uscito un tuo metodo didattico: “Conversations in Clave”; cosa pensi sia necessario studiare per assorbire il concetto stesso di clave per chi come noi non è nato e cresciuto a Cuba?

Horacio Hernandez – Bisogna studiare in modo cosciente e ragionato sui concetti di indipendenza legati alla clave e, ovviamente, ascoltare tantissimi dischi.

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Leonardo Rizzo – In che situazioni sei impegnato al momento?

Horacio Hernandez – Beh sta per uscire il secondo cd del mio gruppo Italuba. Sono molto orgoglioso di questi cd perché è un sogno che si è avverato per me. Sono un mix di molti generi differenti ed è per questo che mi piace definirli come world music. Sono tre anni che il gruppo esiste e devo dire che siamo cresciuti molto negli ultimi periodi. A metà novembre circa registreremo un cd live suonando con la big band dell’Auditorium di Roma. Sapete, io ho vissuto a Roma e la big band è formata da più di venti musicisti coi quali suonavo quando abitavo in Italia…quindi è una doppia emozione! Poi sempre con Italuba, registreremo un dvd live ad Amsterdam.

Leonardo Rizzo – Anima e corpo per Italuba insomma…

Horacio Hernandez – Assolutamente si! Voglio concentrarmi al massimo per questo progetto.

Leonardo Rizzo – Cosa pensi siano gli aspetti più importanti per essere un musicista professionista?

Horacio Hernandez – Ci sono diversi aspetti. Ovviamente devi essere preparato musicalmente e tecnicamente. Ma credo che sia importantissimo curare la parte umana e personale. A nessuno piace stare insieme a persone poco gradevoli sul lato umano e con cui è difficile lavorare. Io preferisco suonare con qualcuno che, sebbene non sia il migliore nel suo strumento, sia umanamente positivo e con cui sia facile parlare per cercare di capire dove poter arrivare musicalmente.

Leonardo Rizzo – Senti ancora la necessità di studiare cose nuove?

Horacio Hernandez – Direi di si. Sono anni che non ho la possibilità di farlo con un po’ di calma, ma amo farlo perché mi diverto.

Leonardo Rizzo – Cosa studi, quando hai l’opportunità di farlo?

Horacio Hernandez – Beh sai, ognuno passa delle fasi differenti. Quando uno è giovane studia per arrivare a certi risultati. Poi si inizia a suonare con tanta gente e si imparano un sacco di informazioni sulla musica, perdendo tuttavia un po’ di cose del proprio strumento. E’ comunque una cosa bella perché in realtà le cose che si imparano suonando con le persone sono proprio quelle che ti servono per essere un buon musicista e non solo batterista. A questo punto della mia vita voglio ritagliarmi cinque o sei mesi per studiare con calma e riuscire a fare quel salto di qualità di cui sento il bisogno per essere più libero di improvvisare e giocare con la musica mentre suono con altri musicisti.

Leonardo Rizzo – Perché hai scelto proprio la batteria?

Horacio Hernandez – Io penso che i bambini abbiano una particolare attrazione verso la batteria. Mi ricordo di quando da piccolo guardavo i concerti con le orchestre e i gruppi a Cuba ed era sempre il batterista quello che mi attraeva maggiormente. Mio nonno e mio padre erano musicisti e io sono cresciuto dietro ai palchi in cui loro si esibivano. Quello che tu vedi di più stando dietro le quinte è il batterista per cui io amavo restare per ore a guardare i batteristi di questi gruppi cubani. Da quel momento è partita la mia avventura!

Leonardo Rizzo – Hai tempo per insegnare?

Horacio Hernandez – Per me purtroppo è impossibile! Ho così tanti impegni che non ho assolutamente tempo. Mi piacerebbe poter insegnare a persone che abbiano veramente la passione per lo strumento e che siano motivate ad imparare.

Leonardo Rizzo – Di quali marche sei endorser?

Horacio Hernandez – Batterie e campanacci Pearl, microfoni Shure, pelli Evans, EM audio, piatti e bacchette Zildjian, hardcase Protector…spero di non dimenticarmi di nessuno! E’ bello che aziende così importanti mi aiutino nel mio lavoro e io ne sono molto orgoglioso.

Leonardo Rizzo – Hai un sito vero?

Horacio Hernandez – Si! www.elnegro.com. Non è molto aggiornato perché sono spesso via, ma di solito se qualcuno mi scrive cerco di rispondere prima che posso!

Leonardo Rizzo – Grazie mille Horacio per la tua disponibilità e in bocca al lupo per i tuoi impegni!

Horacio Hernandez – Crepi e grazie mille a tutti voi! A presto

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Categorie: Interviste