LE TATTICHE

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Ciao e ben ritrovato al terzo appuntamento di questa rubrica!
Non vedo l’ora di condividere con te alcune delle tattiche più efficaci ed efficienti che ho avuto modo di sperimentare su di me e con i miei allievi. Inoltre, ti fornirò le basi per poterle applicare con metodo alla tua particolare situazione. Si perchè come ti ho anticipato negli scorsi articoli, l’aspetto principale di questa metodologia sei proprio tu, con le tue peculiarità, i tuoi ritmi di vita e le tue aspettative.

LE TATTICHE

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Ciao e ben ritrovato al terzo appuntamento di questa rubrica!
Non vedo l’ora di condividere con te alcune delle tattiche più efficaci ed efficienti che ho avuto modo di sperimentare su di me e con i miei allievi. Inoltre, ti fornirò le basi per poterle applicare con metodo alla tua particolare situazione. Si perchè come ti ho anticipato negli scorsi articoli, l’aspetto principale di questa metodologia sei proprio tu, con le tue peculiarità, i tuoi ritmi di vita e le tue aspettative.

Le Tattiche che ti presenterò rappresentano il cuore dell’intero approccio. Rappresentano una parte delle moltissime che ho studiato e praticato, ma potrai avere risultati sorprendenti anche solo usandone un paio.

Qui di seguito ne elencherò 4, spiegandoti come poterle utilizzare in modo efficace.
Pronto? Si parte!!!

Tattica n. 1 → Modello Intenzione – Obiettivi
Immagino che tu abbia già provato a programmare le tue sessioni di studio, magari dividendo i tuoi obiettivi a lungo, medio e breve termine. Ma ti sei mai soffermato ad indagare l’intenzione dietro gli obiettivi che ti sei posto? L’intenzione è, come descritto nel libro Guerrilla Time, di A. Frausin, il faro che guida tutte le nostre decisioni, sia che ne siamo consapevoli, o meno.
Impiega parte del tuo tempo non solo a definire gli obiettivi che hai deciso di porti, ma anche a scoprire l’intenzione dietro quegli obiettivi. Perchè hai deciso di studiare quel metodo? Perchè vuoi approfondire quello stile? Più sarai specifico e più riuscirai a mantenere il focus, anche nei momenti in cui, inevitabilmente, la motivazione verrà meno. Ti faccio un esempio. Ho fissato l’obiettivo di riuscire a studiare un capitolo di un metodo riguardante il timing entro 1 mese, fissando le velocità da raggiungere in modo specifico. Ma perchè ho scelto questo metodo e questo studio? La mia intenzione non è solo quella di avere un buon timing durante le mie performance, ma anche, e soprattutto, dare fiducia e sicurezza ai miei compagni di band per farli suonare al meglio delle loro possibilità. Ecco un esempio di intenzione che guida le mie azioni verso il raggiungimento di un obiettivo specifico.
Ti consiglio inoltre di rivedere periodicamente obiettivi e intenzioni. Personalmente faccio un check di entrambi ogni paio di settimane, ma tu puoi adattare questo lasso temporale alle tue esigenze. Ricorda, non esiste una cosa giusta o sbagliata a priori; esiste solo la tua singolare necessità. Se dovessi sentire l’esigenza di aggiornare le tue intenzioni, fallo senza problemi. Il tuo piano di studio dev’essere flessibile durante tutto il percorso.
Usa il taccuino che ti ho suggerito di comprare per annotare i tuoi obiettivi e le tue intenzioni e, se dovesse esserti utile, rileggi entrambi ogni volta prima di iniziare a studiare. Fidati, sarà tempo ben impiegato!

Tattica n. 2 → “Diamante dell’apprendimento” di Kenny Werner
Kenny Werner è un pianista jazz e didatta americano che alcuni anni fa ha scritto un interessantissimo libro: “Effortless Mastery”. In questo libro si parla di performance e di come raggiungere uno stato adeguato durante le esibizioni. Un capitolo a parte è dedicato alla pratica; si perchè è proprio durante la pratica che stiamo creando la nostra performance. In questo capitolo, Werner spiega il concetto di “ Diamante dell’apprendimento”.
Immagina un rombo con ai 4 lati questi punti: EFFORTLESS (senza sforzo), WHOLE (intero), TIME (tempo metronomico d’esecuzione), PERFECT (perfezione d’esecuzione).
Effortless si riferisce all’eseguire l’esercizio in modo fluido, senza intoppi. Ma non lasciarti sviare! Lo stesso Werner invita a ricercare gli errori, proprio perchè evidenziano un buco di qualche tipo nella nostra preparazione (coordinazione, tecnica, ecc). L’errore, paradossalmente, è il tuo miglior alleato perchè ti dimostra dove hai bisogno di concentrarti maggiormente. Quindi non fare come lo struzzo: fermati e affronta questi errori fin da subito.
Whole si rifersice a suonare per intero quello che stai studiando: un brano, un esercizio, una marcia, ecc. A volte è necessario scomporre in parti piccolissime quello che si studia. In alcuni casi mi sono ritrovato a suonare un beat per volta di un solo di 32 battute….certo è un processo lungo, ma lasciati il tempo di assorbire profondamente quello che stai studiando e non avrai bisogno di ritornarci su ancora.
Time è ovviamente legato alla velocità di esecuzione. Alcuni insegnanti invitano a studiare gli esercizi così lentamente che, se passasse qualcuno di lì, non riconoscerebbe quello che state suonando. Ma il suonare lentamente una cosa non è il solo aspetto legato al Time. Suonare volutamente qualcosa più velocemente serve appunto a far emergere degli errori che possono celarsi dietro la nostra esecuzione, riconoscendoli e affrontandoli… l e n t a m e n t e.
Perfect indica come l’esecuzione debba essere priva di errori. Quindi ti invito a stabilire a priori i canoni con cui valuterai questo aspetto (fluidità, coordinazione, suono, ecc) L’intera teoria poggia sul concetto che possiamo utilizzare al massimo 2 dei punti sopra elencati contemporaneamente, mantenendo fisso “EFFORTLESS”. Perchè mantenerlo fisso? Perchè questo aspetto è il nostro insegnante interno e ci indica ogni volta dove dobbiamo prestare attenzione. Eseguire ogni cosa in modo fluido è fondamentale per il risultato finale. A tua scelta, quindi, potresti cercare di abbinare un altro punto: EFFORTLESS + TIME ad esempio, cercando di eseguire l’esercizio alla velocità indicata, ma senza pretendere di suonare l’intero esercizio e/o di eseguirlo perfettamente. Oppure potresti scegliere EFFORTLESS + WHOLE, suonando quindi l’esercizio per intero, ma abbassando la velocità e dando il benvenuto ad eventuali errori di percorso. Insomma, credo tu abbia capito come utilizzare il “Diamante dell’apprendimento”….buona esplorazione!

Tattica n. 3 → Half Time
Questa tattica si riferisce direttamente alla Legge di Parkinson, di cui ti ho parlato nello scorso articolo.
Cosa dovresti fare? Beh è molto semplice: dividere il tempo che hai deciso di studiare della metà. Se hai a disposizione 1 ora, studia “solamente” 30′.
Ma come, mi dirai…già ho poco tempo a disposizione e tu mi dici di studiare ancora meno? Beh…si!!! Il motivo è molto semplice. Avendo meno tempo attingerai pienamente alle risorse a tua disposizione e ti assicuro che otterrai molto di più. Ricorda che semplice non vuol dire facile! Questa tattica implica che dovrai aver definito molto specificatamente cosa studiare e che dovrai mantenere un buon focus lungo tutta la durata dell’esercizio.

Tattica n. 4 → Benny Greb Approach
Benny Greb, come saprai, oltre ad essere un musicista fantastico è anche un didatta molto attento. Ascoltando una sua intervista audio, mi sono annotato il suo particolare metodo di studio e l’ho utilizzato con enormi benefici.
Immaginiamo di essere per strada e,dovendo raggiungere una meta che non conosciamo, dobbiamo inserire le coordinate di destinazione. Ma ogni GPS, per funzionare correttamente ha bisogno di un parametro fondamentale: la nostra posizione attuale!

Benny Greb suggerisce quindi di:

  • Fare un assessment del nostro punto di partenza, assegnando un valore da 0 a 10 agli aspetti legati al drumming (es. Tecnica mani, tecnica piedi, coordinazione, lettura, timing, sound, ecc)
  • Partire dai 3 aspetti con il punteggio più basso, stabilendo l’obiettivo finale da raggiungere e gli obiettivi a medio e breve termine dandoci 3 mesi di tempo per raggiungerli
  • Fare una registrazione di partenza di ciascun esercizio che abbiamo scelto per raggiungere i nostri obiettivi
  • Fare delle registrazioni intermedie e, nel giorno in cui abbiamo fissato il termine dei nostri studi, fare un vero e proprio esame in cui ci metteremo alla prova ed effettueremo l’ultima registrazione.
  • Studiare a blocchi di 15′ con 5′ minuti di pausa tra un blocco e l’altro

Questo approccio, se praticato costantemente, ti permetterà di raggiungere i tuoi obiettivi in modo molto preciso e notare, lungo il percorso, i miglioramenti che fai, in modo da attingere sempre meno alla risorsa più scarsa: la tua forza di volontà.
Registrando e riascoltando i tuoi progressi sarai costantemente motivato a proseguire nel tuo cammino.

Bene e adesso? Adesso viene il bello!!! Nel prossimo articolo creeremo un piano d’azione personalizzato e un calendario che ti permetterà di utilizzare queste tattiche con metodo per trarne i maggiori benefici!
Nel frattempo, ti invito a praticare le tattiche che ti ho presentato partendo da quella che ti sembra più interessante e applicabile alla tua situazione.
Fino alla prossima…buona pratica!!!